Economia

Eni e rinnovabili, Ricci: riuso oli vegetali, un carburante per l'economia

Tutela ambientale e sviluppo dell'economia: Eni recupera gli oli vegetali usati e li trasforma in carburante per produrre energia


Aumentare la capacita' di recupero come incentivo all'economia circolare, che coniuga protezione dell'ambiente con crescita e sviluppo. Ne ha parlato l'ingegnere Giuseppe Ricci, chief refining e marketing officer di Eni, nel corso del convegno sul tema "Economia solidale e sviluppo sostenibile" organizzato dalla fondazione Sorella Natura a Palazzo Bernabei, ad Assisi. L'esempio fornito e' quello degli oli vegetali usati, che vengono recuperati e trasformati in carburante per produrre energia. "In Eni raccogliamo gli oli fritti, circa 60mila tonnellate all'anno, ma il potenziale e' di oltre 200mila tonnellate: piu' di tre volte tanto", ha spiegato Ricci e ha sottolioneato che "aumentare la capacita' di recupero significherebbe triplicare una piccola economia, considerando che nella filiera di gestione ci sono tanti soggetti: quelli che raccolgono, quelli che depurano, quelli che comprano". Fondamentale e', allora, per il dirigente Eni, premere per un cambiamento culturale: "Per affrontare la transizione energetica occorre mettere insieme tutte le forze e lavorare molto sull'educazione della popolazione, che puo' aiutare a scoprire nuove fonti di crescita economica". 

"Eni ha investito 500 milioni di euro in energie rinnovabili e sviluppo sostenibile, trasformando due raffinerie tradizionali, quelle di Venezia e di Gela, in stabilimenti che producono biocarburanti. Un'azione coraggiosa e di trasformazione, un cambiamento epocale, che ha permesso di mantenere posti di lavoro". L'ingegnere Giuseppe Ricci, chief refining e marketing officer di Eni, ha parlato dell'impegno della societa' nella transizione energetica, ospite della tavola rotonda sul tema della custodia del creato nel convegno "Economia solidale e sviluppo sostenibile", organizzato dalla fondazione Sorella natura a Palazzo Bernabei ad Assisi. "Per affrontare il tema dei cambiamenti climatici, che ormai hanno un'evidenza scientifica riconosciuta a livello globale - ha affermato Ricci - occorre uscire dalle nostre ideologie e affrontare il problema con approccio olistico. Non possiamo dimenticare nulla, ma andare verso la ricerca e l'utilizzo di tutte le fonti energetiche e i sistemi di riciclo". Secondo Ricci, il mondo attuale non puo' piu' fare a meno dell'energia, il cui fabbisogno sara' sempre crescente, ma deve crearla in modo diverso. Per questo, occorre un "processo di trasformazione della produzione di energia, che richiedera' decenni".

Gas liquido per alimentare navi e camion, biocarburanti per gli aerei. Una delle principali sfide in tema di sviluppo sostenibile e' quella dei trasporti. Ne ha parlato Giuseppe Ricci, chief refining e marketing officer di Eni, a margine del convegno organizzato ad Assisi dalla fondazione Sorella Natura sul tema dell'economia solidale. "I trasporti - ha illustrato il dirigente Eni - sono responsabili di circa un quarto delle emissioni CO2 a livello mondiale. L'obiettivo e' la decarbonizzazione, fino ad arrivare al bilancio zero di emissioni di carbonio". In questo campo, Ricci ha illustrato la ricetta di Eni, che si basa su tre direttrici: l'utilizzo del gas, dei biocarburanti e del car sharing. "Noi puntiamo sulla fonte fossile a minor contenuto di carbonio che e' il gas - ha spiegato - stiamo realizzando nuove stazioni di gas liquido per la distribuzione ai camion e prossimamente creeremo anche sistemi di stoccaggio nei porti per l'alimentazione delle navi, che assieme ai mezzi pesanti piu' si prestano all'utilizzo del gas liquido".