Economia
Eni presenta #CAMPIONIdiVITA
L’iniziativa promossa da Eni con AP Communication per sensibilizzare gli studenti sui valori educativi dello sport. Gli atleti: “Lo sport è libertà"
Al Cineteatro Troisi di San Donato Milanese oggi oltre 300 ragazzi delle scuole superiori del comune lombardo, hanno potuto incontrare tre grandi atleti italiani di livello mondiale: Oney Tapia, argento alla Paralimpiadi di Rio 2016 nel lancio del disco per non-vedenti, Federica Masfero, argento Mondiale sui 400 metri categoria amputazione e Adriano Panatta, Campione del Tennis Italiano.
Con il progetto #CAMPIONIdiVITA Eni consolida la collaborazione con AP Communication e prosegue il percorso intrapreso negli ultimi anni di dialogo e ingaggio dei giovani verso i veri valori fondanti della vita e della crescita, valori che, attraverso la metafora e lo storytelling dello sport, vengono meglio esplicitati con attenzione particolare alla diversità, al rispetto e alla valorizzazione dell’individuo.
In particolare #CAMPIONIdiVITA è volto a sensibilizzare i ragazzi delle scuole superiori per renderli consapevoli su come lo sport possa essere “portatore sano” di valori educativi e al contempo strumento rilevante di crescita e di attenzione al rispetto delle regole e al vincere come collettivo.
Le parole chiavi dell’evento sono "Sport", "Diversità", ma soprattutto “Libertà”, è questo il sentimento predominante che i nostri campioni testimoniano di ritrovare nella pratica sportiva e nel raggiungimento dei propri obbiettivi nonostante tutto: quasi uno schiaffo alla vita, un’occasione per sottolineare come la libertà e l’autonomia siano le cose più preziose per le quali vale la pena lottare, confrontarsi, mettersi in gioco. Come ha sottolineato Oney Tapia ad Affaritaliani.it : "Lo sport è vita, è gioia, è libertà, è amore. Il messaggio che vogliamo dare alla platea è che lo sport è importante e attraverso lo sport c’è la possibilità di conoscere noi stessi. Io invito tutti i ragazzi a prendere questa strada, che può essere la musica, l’arte, il ballo, qualcosa che vi faccia sognare, vi faccia alimentare il vostro sogno, vi faccia prendere la vostra strada e che vi porterà un giorno ad avere sicuramene dei risultati positivi."
"Lo sport per me nella vita rappresenta la libertà, la libertà di vivere" ha invece rivelato ai microfoni di Affaritaliani.it Federica Masfero, aggiungendo:" rappresenta anche un successo, una forma di riscatto e di ripresa dell’autonomia al cento per cento, quello che mi piace trasmettere ai ragazzi è che ognuno ha delle risorse al proprio interno e che lo sport può aiutare a tirarle fuori ancora di più. Non ci sono diversità, questa è la prima cosa : di fatto, anche se io gareggio con delle protesi questo non deve essere la questione giudicante".
Durante l’incontro gli atleti hanno raccontato la loro esperienza, la loro vita prima e dopo l'episodio drammatico che li ha cambiati, avvicinandoli anche allo sport. Il pubblico scopre che Federica oltre a essere una campionessa è anche un medico e una moglie, Oney è anche un ballerino e un padre: è proprio la straordinarietà calata nella vita di tutti i giorni unita al racconto autentico e schietto dei nostri campioni che rende l’incontro eccezionale, provocando una forte empatia nei ragazzi, che ascoltano in silenzio e un po' commossi.
“Qualunque sia la disciplina che, per passione o per predisposizione, si sceglie, rappresenta un valore se oltre a viverla e a praticarla, si riesce a raccontarla – ha spiegato Adriano Panatta – l’animazione sportiva, fatta in palestra, dentro un campo da gioco, un palazzetto o un teatro, come avviene oggi qui a San Donato Milanese, in questa meravigliosa atmosfera, rappresenta infatti il punto di contatto più rapido e coinvolgente per comunicare ai giovani i veri valori che conducono al conseguimento dell’obiettivo e non necessariamente alla vittoria, ossia la determinazione, la passione, il rispetto per la propria vita e per quella degli altri il senso d’integrazione e solidarietà. Parole che devono mantenere un significato profondo, dentro e fuori la competizione sportiva, perché la vera vittoria è raggiungere un obiettivo non per forza vincere”.
“L’attività sportiva – ha affermato Oney Tapia - mi ha sempre aiutato a sentirmi più in equilibrio, ad essere più forte e più autonomo in ogni cosa che mi trovo ad affrontare. Dopo l’incidente che mi ha fatto perdere la vista non volevo rassegnarmi e volevo continuare a vivere una vita piena. L’opportunità l’ho ricevuta dalla mia passione di sempre, lo sport, da cui ho ereditato la grinta che oggi mi fa sopravvivere nella quotidianità. Ogni persona, se ce la mette tutta, scopre di essere capace di cose che stupiscono lei per prima: con la forza di volontà, con l'ottimismo si arriva dappertutto. Ognuno di noi ha questa forza dentro, bisogna solo tirarla fuori.”
“Lo sport – ha raccontato Federica Masfero - può rappresentare un ottimo punto di partenza da cui ricominciare per ridare spazio ed importanza al proprio corpo, magari anche quando è provato da difficoltà o disabilità oltre a dare riposo alla mente. Da qualunque prospettiva si parta, ci accorgeremo presto che fisico e testa ne trarranno entrambi giovamento, staremo meglio con noi stessi e in mezzo agli altri, acquisendo maggiore sicurezza e accogliendo la vita con il sorriso. Lo sport, da qualsiasi parte lo si prenda, crea un nuovo equilibrio dentro di noi”.
Ampio spazio è stato inoltre riservato al dialogo con il pubblico. I nostri campioni sorridono alle domande, un po' per l’ingenuità talvolta commovente di ragazzi e adulti, e un po' per nascondere la difficoltà di esprimere e raccontare il sentimento di forza e riscatto che li abita, una forza che nasce da dentro, un prodigioso meccanismo di difesa con il quale si riesce a superare quello che solo comunemente può apparire un limite.
Viene infine mandato un messaggio estremamente forte che riassume il senso dell’incontro e tanto altro ancora; l’intera platea è all’impiedi e ha le mani sul cuore, quando Oney Tapia, argento alle Paralimpiadi di Rio 2016, accanto a Federica Masfero, argento Mondiale sui 400 metri, spiega cosa significa essere Campioni di Vita, pronunciando parole che sono innanzitutto un tributo alla vita: “Oggi è un momento bellissimo, stiamo condividendo qualcosa di meraviglioso, stiamo condividendo esperienza queste cose domani possono anche servire. Ragazzi voi avete la forza, avete il coraggio avete la possibilità di cambiare la vostra quotidianità per cambiare la vostra vita: è una cosa che non dovete dimenticare. Dovete pensare al vostro futuro perché noi siamo gli architetti del nostro presente e del nostro futuro. Dobbiamo imparare a dire ‘lo posso fare’, oggi sono caduto e mi rialzo, con più grinta di prima, sono ancora più forte di prima, più coraggioso, ho più energia sono più intelligente di prima. Certo che lo si può fare. Si può diventare campioni di vita, siete tutti campioni di vita perché state portando avanti un sogno, deve essere un sogno immenso e bisogna alimentarlo ogni giorno, con il vostro coraggio, mettendosi in gioco, con i sacrifici. Diventiamo più forti, diventiamo ancora più grandi”.