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Economia

Erg delude, conti in calo nel primo trimestre a causa del poco vento

Secondo i dati Terna, la produzione nazionale dei parchi eolici è diminuita del 24%

di Maddalena Camera

Erg delude, conti in calo nel primo trimestre

Erg archivia la seduta con un tonfo del 3% a Piazza Affari, dopo aver chiuso il primo trimestre del 2025 con risultati in calo che scontano le condizioni di scarso vento registrata in Europa e Italia. Infatti, secondo i dati Terna, la produzione nazionale dei parchi eolici è diminuita del 24%. 

I ricavi del gruppo sono stati pari a 201 milioni nei primi tre mesi dell'anno, in diminuzione rispetto ai 218 milioni riportati nello stesso periodo del 2024, "per effetto di una ventosità significativamente inferiore alle medie storiche in Europa nonostante il contributo della nuova capacità installata progressivamente nel corso del 2024 (+538 Megawatt di cui 317 negli Usa)".

Le produzioni, infatti, sono state pari a 2 Tera in linea rispetto al primo trimestre 2024 (1,95 TWh) grazie al pieno contributo della nuova capacità in esercizio in Italia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti (+0,5 TWh di cui +0,3 negli Usa), compensato dalla scarsa ventosità del periodo (-0,5 TWh). In discesa anche il margine operativo lordo adjusted, che si è attestato a 145 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 165 milioni (-12%) registrati nel primo trimestre 2024. 

L'utile è stato pari a 49 milioni, in calo rispetto ai 78 dello stesso periodo dell'anno scorso. Nel primo trimestre 2025, Erg ha effettuato investimenti per 115 milioni di euro, contro i 154 dello scorso anno, che si riferiscono ad investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali principalmente correlati all'acquisizione di un parco eolico nel Regno Unito (43 MW), alla costruzione di parchi eolici in UK (47 MW), Germania (28 MW) e Francia (18 MW), al primo intervento di repowering su un parco francese (23 MW) e alla realizzazione del primo progetto di Storage in Italia (13 MW). 

In aumento il debito a 1,8 miliardi a causa degli effetti degli investimenti del trimestre (43 milioni) e dell'acquisizione avvenuta nel Regno Unito (72 milioni), del completamento del programma di acquisto azioni proprie (12 milioni), del pagamento delle imposte (9 milioni), in parte compensati dal positivo flusso di cassa operativo del periodo (85 milioni).

"I risultati del primo trimestre 2025 sono stati penalizzati dal perdurare di una ventosità ampiamente inferiore rispetto allo scorso anno e alle medie storiche del periodo, in Italia e nel resto d'Europa", ha detto l'amministratore delegato Paolo Merli sottolineando però che prosegue la crescita del portafoglio, secondo l'approccio selettivo definito nel Piano Industriale, con 71 MW di nuova capacità. 

La guidance è stata confermata con un margine operativo lordo stimato nel range 540-600 milioni, che già scontava la scarsa ventosità del primo trimestre dell'anno, investimenti nel range 190-240 milioni e un indebitamento netto atteso tra 1.850 e 1.950 milioni. 

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