Economia
Europei, non solo Inghilterra-Spagna. Big match tra Nike e Adidas sui mercati
Nel corso degli Europei, i dati mostrano un contrasto notevole tra le performance di Nike e Adidas sui mercati finanziari durante il torneo
Europei, non solo Inghilterra-Spagna. Big match tra Nike e Adidas sui mercati
Domenica, all’Olympiastadion di Berlino, andrà in scena una finale che promette di essere storica. Spagna e Inghilterra si contenderanno il titolo di campione d'Europa in un match che non è solo una sfida sportiva, ma anche una riflessione sulle dinamiche di successo e le strategie vincenti, sia sul campo che nei mercati finanziari.
Per l’Inghilterra, questo è un tentativo di riscrivere il proprio destino dopo la sconfitta nella finale dell’Europeo del 2021. I Leoni Inglesi cercano finalmente di conquistare il loro primo titolo europeo, un’impresa che finora è sfuggita loro. Dall’altra parte, le Furie Rosse della Spagna vantano un palmarès impressionante con tre vittorie nel Campionato Europeo e nessuna finale persa, confermandosi come una delle squadre più vincenti della storia del torneo.
Dal 1960, anno della prima edizione del Campionato Europeo, abbiamo assistito a una significativa evoluzione dei protagonisti del torneo. Un dato interessante è che i cosiddetti paesi periferici, spesso etichettati come PIGS durante la crisi del debito, dall’introduzione dell’euro hanno saputo emergere e trionfare in questa competizione. Inizialmente, fu la Grecia a sorprendere il mondo nel 2004, seguita poi dalla Spagna con due vittorie consecutive nel 2008 e nel 2012. Il Portogallo aggiunse il suo nome al palmarès nel 2016, mentre l’Italia completò il quadro nel 2021.
Questo scenario mette in luce come il calcio possa riservare sorprese e ribaltare previsioni, proprio come i mercati finanziari che, spesso, riservano risultati inattesi e sfide per gli investitori. La finale di domenica non è solo un evento sportivo, ma anche un riflesso di come le dinamiche possono cambiare e offrire nuove opportunità.
Nike vs Adidas: Le Strategie di Due Giganti dello Sport e il Loro Impatto Finanziario
Mentre Spagna e Inghilterra si preparano per il gran finale, un altro confronto significativo si svolge nel mondo del marketing sportivo: quello tra Nike e Adidas, gli sponsor tecnici delle due finaliste. Nike è il partner di ben 9 nazionali partecipanti a questo Europeo, tra cui l’Inghilterra, mentre Adidas è sponsor di 6 squadre, tra cui la Spagna. Questo confronto non è solo una battaglia di brand, ma anche un’opportunità per esplorare come le strategie aziendali possano influenzare i risultati finanziari e le dinamiche di mercato.
Nel corso del torneo, i dati mostrano un contrasto notevole tra le performance di Nike e Adidas sul mercato. A partire dall’inizio dell’Europeo, il titolo Nike ha subito una caduta del 22% (dati aggiornati a venerdì 12 luglio 2024), principalmente a causa della delusione degli investitori riguardo i risultati trimestrali dell’azienda. In confronto, Adidas ha registrato una variazione molto più contenuta, con una diminuzione dello -0,75% nello stesso periodo.
Questo trend è emblematico di un anno molto difficile per Nike, che ha visto il proprio titolo perdere circa il 31,9% del valore dall'inizio del 2024, mentre Adidas è riuscita a ottenere un incremento del 23% nello stesso intervallo di tempo.
Negli ultimi mesi, Nike ha adottato una serie di strategie per rafforzare il proprio marchio e le relazioni con i partner commerciali. L’azienda ha messo lo sport al centro delle sue attività, puntando su innovazioni di prodotto e campagne di marketing audaci. Il programma “Speed Lane” è uno dei principali sforzi di Nike per ottimizzare il design e la produzione dei prodotti, mentre le campagne pubblicitarie sfruttano eventi sportivi come l’Euro 2024 e le Olimpiadi di Parigi 2024 per connettersi con i consumatori.
Nike sta anche investendo per potenziare le relazioni con i partner commerciali attraverso incontri strategici e l’esposizione del proprio piano di innovazione triennale. L’azienda punta a rafforzare l’intera rete di distribuzione, dai canali diretti al consumatore fino ai partner commerciali. Inoltre, Nike sta rispolverando il proprio archivio di stili retro per stimolare la crescita del mercato e sta aumentando gli investimenti in pubblicità e marketing per soddisfare la domanda dei consumatori.
Tuttavia, la società sta affrontando una fase difficile. Il 27 giugno scorso l’azienda ha riportato i dati dell’ultima trimestrale (FY 2024), che hanno portato a una delle più grandi flessioni del titolo mai registrate, con un calo del 19,98% e una perdita di circa 28,4 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.
Questo significa che in una sola seduta Nike ha perso circa il 64,8% della capitalizzazione di Adidas. Un ritorno alla crescita sostenibile richiede tempo, ma le sfide sono molte e l’azienda deve dimostrare di avere le risorse e la strategia per affrontarle. Nike sta cercando di rispondere a difficoltà come il cambiamento delle preferenze dei consumatori, un calo delle vendite e le incertezze macroeconomiche, mentre cerca di mantenere il proprio status di leader nel mercato sportivo.
Per comprendere meglio le sfide e le opportunità che Nike e Adidas affrontano, è utile analizzare alcuni indicatori finanziari chiave. Nike presenta un ROE del 35,53%, molto alto, che riflette una forte redditività per gli azionisti. Tuttavia, il calo del titolo e la recente perdita di valore di mercato suggeriscono che gli investitori stanno valutando con attenzione le prospettive future dell’azienda. Di contro Adidas ha un ROE più modesto del 12,24%, ma rappresenta una base più solida per una crescita sostenibile rispetto ai recenti problemi di Nike.
Guardando al Rapporto Prezzo/Utili (P/E) forward il ratio di Nike è attualmente di 22,24 rispetto al 17,56 di Adidas, evidenziando che le azioni di Adidas sono valutate in modo più conservativo rispetto a Nike.
Questi indicatori mostrano come, nonostante le sfide attuali, Nike rimanga una forza dominante nel settore sportivo, ma la strada verso il recupero potrebbe essere lunga e incerta.
Nel frattempo, Adidas ha dimostrato una notevole resilienza. Nonostante le sfide del mercato, il segmento delle calzature di Adidas è cresciuto del 7% anno su anno nel primo trimestre del 2024, grazie a una strategia ben bilanciata che unisce vendite dirette e solide relazioni con i partner commerciali. La compagnia ha puntato sull’innovazione, investendo in nuovi materiali e processi produttivi sostenibili per rispondere alla crescente domanda di prodotti ecologici.
Passata la torbulenza Yeezy, Adidas sta ora sfruttando con successo la partnership con il marchio Ivy Park di Beyoncé per creare una linea di abbigliamento athleisure molto ricercata, dimostrando una capacità di attrarre nuovi pubblici e influenze culturali.
La finale di domenica tra Spagna e Inghilterra è molto più di una semplice partita di calcio. È un’occasione per riflettere su come il successo e le sfide nello sport possano riflettere dinamiche simili nei mercati finanziari. La rivalità tra Nike e Adidas non solo illumina le strategie di marketing e innovazione dei due giganti dello sport, ma offre anche spunti per comprendere come le aziende affrontano le sfide e cercano nuove opportunità di crescita.
IBEX vs FTSE 100: Un Confronto di Mercati
Un’altra sfida è quella dei listini. La Spagna arriva a questa finale con un Ibex Total Return di poco meno del 15% dall’inizio dell’anno. Questo risultato riflette una solida crescita dell’indice principale della borsa di Madrid, supportata principalmente da alcuni titoli di peso e dinamiche settoriali.
Il settore bancario spagnolo ha giocato un ruolo cruciale nel trainare l’andamento positivo del mercato. Titoli come Banco de Sabadell, in particolare, hanno visto un notevole rialzo grazie all'OPA avanzata da BBVA, che punta a rafforzare la propria posizione nel mercato bancario spagnolo e a espandere le proprie operazioni in uno dei principali mercati finanziari dell'Eurozona. L’annuncio dell’OPA ha spinto il titolo di Banco de Sabadell a un rialzo del 15% da inizio anno.
Tra i pesi massimi dell’Ibex, Inditex (15,13% del paniere) è salito del +19%, segnando un’ottima performance grazie al continuo successo delle sue linee di abbigliamento. Anche Santander ha visto un incremento del +18,89%, confermandosi uno dei principali motori della crescita del listino. Iberdrola e BBVA hanno contribuito positivamente, con rispettivi aumenti del +2,91% e del +19,01%.
Tuttavia, non sono mancati i delusi. Titoli come Solaria, Grifols, e Corporacion Acciona Energias Renovables hanno visto flessioni significative, con cali rispettivamente del -37,51%, -35,46% e -30,84%.
In contrasto con la Spagna, l’Inghilterra arriva alla finale con un FTSE 100 Total Return di poco meno del 9%. Questo indice riflette una performance positiva ma inferiore rispetto a quella del suo omologo iberico, evidenziando un contesto di crescita più moderata per il mercato londinese. Uno dei principali motori di crescita per il FTSE 100 è stato il settore della difesa, con Darktrace, azienda di sicurezza informatica, che ha visto un aumento impressionante del +58%, e Rolls Royce, che ha registrato un +50% grazie a solidi risultati finanziari e prospettive di crescita nel settore aerospaziale.
Anche il settore bancario ha avuto una performance positiva, con NatWest in crescita del +48% e Barclays che ha guidato i rialzi del gruppo bancario, contribuendo notevolmente al ritorno positivo dell’indice. Tuttavia, ci sono state anche delle flessioni nel FTSE 100. Burberry, Entain, e JD Sports Fashion hanno visto cali al di sotto del 30%, riflettendo sfide specifiche nel settore del lusso e del retail. Nel FTSE 100, i primi dieci titoli principali hanno mostrato una performance positiva, con flessioni tuttavia per BP, Diageo, e Rio Tinto.
Chi trionferà a Berlino? La finale di domenica sarà una celebrazione non solo del calcio, ma anche delle strategie vincenti che plasmano i mercati e i brand più iconici al mondo.
*Italian market analyst di eToro