Economia

Ex Ilva, il futuro di Taranto si decide ora: imprese e politica a confronto

Dall’indotto alle istituzioni, passando per il mondo sindacale: un dibattito cruciale per il rilancio dell’acciaieria. Modera Marco Scotti, condirettore di Affaritaliani.it

di redazione

Ex Ilva, il futuro di Taranto si decide ora

Il destino dell’ex Ilva resta uno dei nodi industriali più complessi e irrisolti d’Italia. Mentre lo stabilimento di Taranto vive una crisi senza precedenti e l’indotto lotta per la sopravvivenza, il 12 marzo 2025 a Roma, presso la Stampa Estera di Palazzo Grazioli, si accenderà il dibattito su quale futuro attende lavoratori, imprese e l’intero tessuto economico pugliese.

L’iniziativa, dal titolo “Ex ILVA: un passato da difendere, un futuro da costruire”, è promossa da A.I.G.I. (Associazione Indotto Ex Ilva e General Industries) con il sostegno della Confederazione AEPI. Un momento di confronto tra chi da anni opera sul territorio e chi nelle istituzioni deve prendere decisioni che peseranno sul futuro del più grande polo siderurgico d’Europa.

Ad aprire i lavori saranno Nicola Convertino, presidente di AIGI, e Michele Montemurro, responsabile AEPI per le relazioni industriali. Un focus importante sarà dedicato al sondaggio realizzato da LAB21 su “Il futuro di Taranto: imprese, lavoratori, cittadini”, con la presentazione affidata a Roberto Baldassari e Adelina Chiara Balsamo.

Ma la politica cosa intende fare?

Alle 15:00, sarà il momento delle risposte da parte delle istituzioni, con gli interventi di Simona Bonafè (PD), Angelo Bonelli (AVS), Claudio Durigon (Lega), Maurizio Gasparri (FI), Lucio Malan (FdI) e Stefano Patuanelli (M5S). Un confronto bipartisan che dovrà andare oltre gli slogan e affrontare la questione con proposte concrete.

Alle 16:30, invece, spazio alle parti sociali e al mondo industriale. Il dibattito vedrà protagonisti Francesco Paolo Capone (UGL), Giorgio Graziani (CISL) e Marco Ravazzolo, direttore delle politiche per l’ambiente, l’energia e la mobilità di Confindustria. A chiudere la giornata sarà Mino Dinoi, presidente della Confederazione AEPI.

A moderare il dibattito sarà Marco Scotti, condirettore di Affaritaliani.it. Un incontro fondamentale per mantenere alta l’attenzione su una vicenda che rischia di diventare l’ennesimo dramma industriale italiano. Il giornalismo indipendente può ancora fare da ponte tra istituzioni e cittadini? Il 12 marzo sarà l’occasione per capirlo.