Economia

Exor, Elkann cerca un cambio di passo per il futuro. E su Juve e Stellantis...

di Marco Scotti

La holding della famiglia Agnelli dopo l'acquisto del 15% del gigante Philips punta sempre più sulla diversificazione degli assets

Il collasso del sistema sanitario travolto dalla pandemia, infatti, costringe a ripensare la medicina di territorialità. Non c’è bisogno di recarsi dal medico di base per un banale mal di testa, basta un consulto online che evita di congestionare le strutture ed espone a minori rischi il personale sanitario. La chiusura del bilancio 2022 con un utile a 4,2 miliardi (più che raddoppiato grazie alla cessione di ParterRe) dimostra che la strada tracciata è quella giusta.

Gli analisti, semmai, si interrogano sul futuro. È evidente che John Elkann abbia deciso di cambiare volto e passo alla sua holding. Tanto che l’idea di vendere la Juventus (valore di almeno un miliardo) o la partecipazione in Stellantis (di cui detiene il 14,3%, per un controvalore ai valori correnti di Borsa di oltre 7 miliardi) non è più un’utopia. Il delfino dell’Avvocato, infatti, ha capito bene che il futuro è altrove e che il business tradizionale rischia di essere più una zavorra che un reale asset su cui puntare. Per ora, la parola d’ordine è diversificare e cedere asset non più fruttiferi (Marelli, PartnerRe e via discorrendo). In futuro il cambio di pelle potrebbe essere ancora più radicale.