Economia
Exor, pronti 9 miliardi da investire. Occhi puntati su sanità, lusso e tech
Presentato il piano industriale: 9 miliardi di liquidità, buybuck da 500 milioni e investimenti in salute, lusso, tech. Dove? in Usa e Ue in primis, ma guarda
Non è un mistero che Exor abbia già da tempo avviato un percorso che vorrebbe portarla a diventare un’antagonista, seppur con una maggiore diversificazione, di giganti come Kering e Lvmh che spesso hanno fatto shopping tra i brand del lusso nel nostro Paese.
Capitolo tecnologia: attualmente si tratta di un segmento sottorapresentato nel portafoglio di Exor, ma un trend di grandissima importanza sia per le sue ricadute su altre industry (automotive ma non solo) sia perché con i Recovery Plan europei una quota enorme sarà destinata alla digitalizzazione. Per questo motivo Elkann&C vogliono spingere su questo comparto. Che cosa significhi puntare sulla tecnologia, poi, è ancora tutto da comprendere. Si tratterà di puntare su start-up ad alto tasso di crescita? Su aziende già più mature (e quindi più care)? Si vedrà.
Capitolo conclusivo per quanto riguarda il futuro della holding stessa. John Elkann, durante l’investor day, ha spiegato che non c’è alcuna intenzione di dismettere delle quote della società da parte della Giovanni Agnelli B.V. che oggi detiene il 52,99% delle quote.
Elkann: "Fiducia nella Juventus e anche nella magistratura"
Una delle spine di John Elkann rimane la grande passione di famiglia: che non è l’azienda un tempo conosciuta come Fiat, ma la Juventus. La Vecchia Signora sta vivendo un momento complicato. Da una parte, perché ha avuto bisogno di un aumento di capitale da 400 milioni. Dall’altra, perché il caso plusvalenze “fittizie” su cui stanno indagando i vertici del calcio rischia di essere una bomba pronta a deflagare su una stagione che è già iniziata con il piede sbagliato. Attualmente la Juventus è a 14 punti dalla vetta, occupata dal Napoli, e ha davanti a sé sei squadre.
Ha incassato una dura sconfitta in Champions League contro il Chelsea per 4-0 e continua a navigare a vista. Anche questo è un punto da approfondire: Exor detiene il 63,77% delle quote. Negli ultimi sei mesi il titolo ha perso in borsa poco meno del 30%. E se dovesse esserci una nuova querelle con la giustizia sportiva e ordinaria si rischierebbe un ulteriore calo. Per questo Exor guarda con favore a nuovi settori in cui investire.