Economia
Fca, il dividendo straordinario è ora incondizionato. Pagato il 29 gennaio
A tre giorni dal closing della fusione tra Fca e Psa per dar vita a Stellantis, quarto costruttore automobilistico mondiale, si concretizza un'altra certezza per gli azionisti della nuova entita'. Il dividendo di Fca e' diventato incondizionato. La cedola straordinaria di 1,84 euro per azione ordinaria (per una distribuzione complessiva di circa 2,9 miliardi di euro) sara' pagabile ai titolari di azioni ordinarie Fca legittimati entro la chiusura delle contrattazioni di venerdi' 15 gennaio 2021 a percepirlo. Il calendario della distribuzione straordinaria per entrambi i mercati di quotazione, New York Stock Exchange e Mercato Telematico Azionario, spiega una nota, e' il seguente: ex-date giovedi' 14 gennaio 2021; record date venerdi' 15 gennaio 2021 e data di pagamento 29 gennaio 2021. Per gli azionisti titolari di azioni ordinarie negoziate al Nyse, il dividendo sara' pagato in dollari Usa al tasso di cambio ufficiale Usd/Eur comunicato dalla Banca Centrale Europea.
Sebbene il dividendo straordinario sia posto in pagamento successivamente al perfezionamento della fusione non sara' pagabile su azioni Stellantis emesse a favore dei precedenti azionisti di Psa al momento dell'efficacia della fusione o ad altri azionisti che acquisteranno azioni Stellantis successivamente all'efficacia della fusione. Le azioni ordinarie Stellantis inizieranno ad essere negoziate sul Mercato Telematico Azionario di Milano e sull'Euronext di Parigi lunedi' 18 gennaio 2021, e sul New York Stock Exchange martedi' 19 gennaio 2021, in ciascun caso con il codice "STLA". Si tratta del quarto costruttore di auto al mondo con 8,1 milioni di auto vendute, oltre 180 miliardi di euro di fatturato, 400 mila dipendenti e sinergie per 5 miliardi di euro. Stellantis e' il frutto di un'aggregazione paritetica e al termine dell'operazione Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, avra' circa il 14,4% di Stellantis, diventando cosi' il primo socio del nuovo gruppo.
Gli altri grandi azionisti saranno i maggiori soci di Psa: la famiglia Peugeot avra' il 7,2 del nuovo gruppo (con un'opzione a salire sino all'8,5%); lo Stato francese avra' il 6,2 attraverso la controllata Bpi e i cinesi di Dongfeng avranno il 5,6 di Stellantis. L'ultimo scoglio al matrimonio, ovvero il via libera della Commissione Ue, e' gia' stato superato con l'ottenimento dell'autorizzazione lo scorso 21 dicembre. La Commissione in quell'occasione ha infatti concluso che l'operazione, cosi' come modificata dagli impegni, non solleva piu' problemi di concorrenza. Le assemblee dei soci di Fca e Psa lo scorso 4 gennaio hanno approvato a larghissima maggioranza (con oltre il 99% dei voti a favore) l'unione. Sabato 16 sara' la volta del closing. Tecnicamente, ha illustrato il presidente e azionista di Fca, John Elkann in occasione dell'assemblea, con l'aggregazione Groupe Psa cessera' di esistere come societa' a se' stante, e tutte le sue azioni saranno cancellate.
Per contro, coloro che detenevano delle azioni di Psa immediatamente prima dell'entrata in effetto della fusione riceveranno azioni ordinarie di Stellantis. Il numero di azioni destinato a ognuno sara' determinato applicando il tasso di scambio indicato nei documenti della fusione. Il tasso di scambio e' concepito sulla base di una fusione di partner paritetici. Il Cda di Fca ritiene che il tasso di scambio sia equo e stimi correttamente entrambe le societa'. Il numero aggregato di azioni che saranno assegnate agli azionisti di Psa dopo l'applicazione di tale tasso di scambio rappresentera' circa il 50% delle azioni in circolazione di Fca al momento dell'entrata in vigore della fusione. Questa assegnazione di azioni risultera' pertanto in una diluizione della partecipazione detenuta dagli azionisti di Fca immediatamente prima della fusione.