Tassi, Fed e Bce navigano a vista in un mare ancora pieno di nubi
Gli Stati Uniti galoppano, l’Europa resiste e la Cina rallenta
Le evidenti difficoltà economiche nell'Eurozona, difficoltà a macchia di leopardo, potrebbero dare voce ai falchi Bce che vorrebbero un ulteriore rialzo a settembre in nome dell’inflazione core ancora alta. Quindi un ulteriore rialzo a settembre potrebbe essere ipotizzabile, anche se solo di 25 punti. Dal canto suo la Fed potrebbe pensare di prendersi una pausa dai rialzi dando un po’ di ulteriore respiro ad un’economia che va a vele spiegate. Il rischio di un nuovo rialzo potrebbe essere quello di fermare la crescita, anche perchè quasi tutti i sostegni del Governo vanno lentamente a ridimensionarsi e chiudersi. In questo vortice economico internazionale c’è un coinvitato di pietra che invece sta rallentando ma ha ancora risorse per difendersi. E’ la Cina che ha dimostrato molte criticità soprattutto dopa aver sottovalutato il suo grande buco immobiliare. E’ evidente che la crisi del gigante asiatico si sta riflettendo su tutta l’economia mondiale. La sintesi è che dovremmo essere alla fine dei rialzi dei tassi. Ulteriori ritocchi potrebbero affossare ulteriormente economie forti dell’Eurozona come Olanda e Germania e magari bloccare la crescita americana. Quindi tassi ancora alti, ma non più alti fino a meta 2024, e poi potrebbe iniziare finalmente il calo. Ma si sa che l’economia è una scienza esatta solo dopo che i fatti sono accaduti. Ma i dati macro, quelli sul mercato del lavoro e l’inflazione saranno determinanti per le prossime mosse.
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