Economia
Fisco, Ruffini: "A imprese e famiglie liquidità per 50 mld nel 2020-2021"
Il Direttore dell'Agenzia delle Entrate: "Più che di ripartenza parlerei di rilancio, per la riforma del sistema tributario la priorità è semplificare"
Non tutti avranno ricevuto quanto si aspettavano ma la liquidità immessa nel sistema a sostegno di famiglie e imprese ha superato i 50 miliardi di euro. Ai 21 miliardi di contributi a fondo perduto si devono aggiungere i 30 miliardi restituiti dalle Entrate ai contribuenti sotto la voce rimborsi. A completare il quadro la piattaforma per la cessione dei crediti d'imposta. Una procedura che da ottobre 2020 sui soli bonus edilizi ha messo in moto cessioni di crediti e sconti in fattura per 9,4 miliardi.
A indicarlo è il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in un'intervista a Il Sole 24 ore. Ora, dopo oltre un anno di emergenza sanitaria ed economica esiste un Piano di ripartenza e resilienza del Fisco italiano? "In realtà - sottolinea Ruffini - l'attività dell'agenzia delle Entrate non si è mai fermata, neppure durante l'emergenza. Lo dimostra l'attuazione delle misure di sostegno economico decise dal Governo, a cominciare dall'erogazione dei contributi per le partite Iva direttamente sui conti correnti nell'arco di pochissimi giorni, una sfida sulla quale non so quanti avrebbero scommesso. Tutto questo è stato possibile perché già prima avevamo investito sulla digitalizzazione, che si dimostra sempre più fondamentale, non solo nella normalità ma soprattutto in situazioni di emergenza. Per il resto, più che di ripartenza parlerei di rilancio: proprio le opportunità offerte dall'innovazione tecnologica dimostrano la possibilità di migliorare, innovare e potenziare le nostre azioni".
Quanto alla legge delega di riforma del sistema tributario, "metto in ordine le mie priorità: semplificare, semplificare, semplificare. E poi effettuare una seria operazione di riordino, raccogliendo tutta la normativa in Testi unici. Il nostro sistema - evidenzia Ruffini - è ancora una giungla in cui l'evasore riesce facilmente a nascondersi e l'onesto rischia di smarrirsi. Bisognerebbe inoltre rivedere le tax expenditures e riorganizzare la giustizia tributaria. Per garantire più efficienza e più chiarezza anche per i contribuenti occorrono norme comprensibili, ma soprattutto facilmente attuabili anche in programmi informatici: l'Amministrazione finanziaria potrebbe così concentrare l'attività di controllo sul contrasto delle reali condotte evasive".