Economia
FonSai, condanne ai Ligresti annullate. Cimbri si salva (per ora) dai rimborsi
Unipol-Fonsai, la Corte d'appello di Torino si è dichiarata incompetente a livello territoriale sul processo Fonsai e ha annullato la sentenza di primo grado
La Corte d'appello di Torino si è dichiarata incompetente a livello territoriale sul processo Fonsai e ha annullato la sentenza di primo grado di condanna nei confronti di Salvatore Ligresti (nel frattempo deceduto) a 6 anni, della figlia Jonella (ex presidente di Fondiaria-Sai) a 5 anni e 8 mesi, dell'ex amministratore delegato della compagnia assicuratrice Fausto Marchionni a 5 anni e 3 mesi e dell'ex revisore Riccardo Ottaviano a due anni e sei mesi (con sospensione condizionale della pena per cinque anni), accusato di concorso in falso in bilancio. Le accuse nei confronti di Ligresti e Marchionni erano di falso in bilancio e manipolazione del mercato.
I giudici hanno accolto la richiesta dell'avvocato Ermenegildo Costabile, difensore di Unipol-Sai in qualita' di responsabile civile (la societa' nata dalla fusione di Unipol Assicurazioni, Fonsai, Milano Assicurazioni e Premafin) e quindi gli atti del procedimento devono essere trasferiti alla procura di Milano, che dovra' valutare il fascicolo e decidere come procedere.
I giudici hanno riconosciuto la competenza del tribunale di Milano perché è da lì che sarebbero state diffuse le presunte false informazioni al mercato e quindi perfezionato il reato di aggiotaggio, attraverso la pubblicazione sul sistema della Borsa Italiana, il Nis, del progetto di bilancio 2010.
La notizia, spiega il Corriere della Sera, ha anche un risvolto finanziario significativo per Unipol-Sai, dato che la compagnia guidata da Carlo Cimbri era stata condannata a risarcire il danno alle 2.343 parti civili costituite, piccoli azionisti. Il danno, non quantificato, doveva essere stabilito da un giudice civile; la stima dei consulenti era di almeno 256 milioni di euro.