Economia

Forum Ambrosetti 2019, governo Pd-M5S: parlano i big. LE INTERVISTE DI AFFARI

FORUM Ambrosetti 2019: Mattarella ha aperto la seconda giornata. Ecco le interviste di Affari Italiani ai leader delle più grandi aziende italiane.

Forum Ambrosetti 2019, nella seconda giornata il messaggio del Presidente Sergio Mattarella sull'Europa: "L’Italia è chiamata a svolgere un ruolo di primo piano, partecipando con convinzione e responsabilità a un progetto europeo lungimirante".

Coesione e crescita sono gli obiettivi ai quali guardare e il necessario riesame delle regole del patto di stabilità può contribuire a una nuova fase, rilanciando gli investimenti in infrastrutture, innovazione, educazione e ricerca”, ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “In un contesto internazionale caratterizzato da crescenti rischi e incertezze e dal rallentamento dell’attività economica, anche a causa di inappropriate guerre commerciali, soltanto un’Europa solidale e unita sarà capace di contribuire da protagonista al governo dei grandi temi globali”.

In questo contesto l’Italia è chiamata a svolgere “un ruolo di primo piano”, ha proseguito il Presidente nel suo messaggio al Forum, “partecipando con convinzione e responsabilità a un progetto europeo lungimirante, sostenibile ed equilibrato, dal punto di vista ambientale, sociale e territoriale”.

Forum Ambrosetti 2019: dalla sala fiducia nell’Europa, ma forte è la paura di una deriva populista

Un messaggio di fiducia quello del Presidente che riporta l’Europa al centro della riflessione anche in questa seconda giornata di lavori del Forum. Fiducia nell’Europa testimoniata dal sentiment della sala conferenze di Cernobbio. Secondo il primo televoto tenuto nella giornata di sabato, infatti, coloro che nutrono un alto tasso di fiducia sono il 22,8%, rispetto all’8% registrato lo scorso anno. Coloro che, al contrario, hanno un bassissimo indice di fiducia sono il 4,1% (nel 2018 erano il 13,3%).

Intervistato da Affaritaliani.it il Presidente di Assicurazioni Generali Gabriele Galateri di Genola ha detto: “L’atmosfera che si respira quest’anno a Cernobbio è di grande realismo ma con atteggiamento positivo nei confronti dell’evoluzione politica italiana, aspettandoci soprattutto una minore conflittualità e una focalizzazione sulle priorità per la crescita in termini di innovazione nonché di una politica fiscale nell’ottica di una migliore distribuzione delle risorse. Ci auguriamo anche che riprenda il dialogo con l’Europa e siamo fiduciosi sul futuro della commissione e sul ruolo dell’Italia”. “Rispetto ai mesi passati”, ha proseguito il Presidente della Compagnia, “mi auguro anche che questa rinnovata stabilità incida sulla propensione agli investimenti e quando parlo di investimenti intendo quelli in formazione e ricerca, parole magiche che però devono tradursi in realtà”.

Fra le tre priorità della nuova Commissione Europea, al primo posto figura una maggiore efficacia su sicurezza, immigrazione e politica estera (19,6%), al secondo il rafforzamento del Mercato Unico (15,9%), al terzo la maggiore convergenza nelle politiche di bilancio e l’armonizzazione fiscale (15,2%).

Per quanto riguarda la politica dei salvataggi, il caso affrontato e su cui gli imprenditori si sono espressi è stato quello della Grecia, la cui opinione è stata rilevata prima e dopo l’intervento dell’ex premier ellenico Alexis Tsipras. Se prima era prevalente un’opinione molto negativa (16,7%), dopo il discorso di Tsipras tale percentuale è scesa al 10%.

Gli imprenditori sono stati sollecitati infine anche sul rischio di una deriva populista in Europa: chi ritiene che tale rischio sia molto basso è il 3,6% degli intervenuti, coloro che invece ravvisano un rischio alto sono nel complesso il 14%.

Forum Ambrosetti 2019: gli imprenditori bocciano Johnson, Conte insufficiente

È sull’operato politico dei leader dei principali Paesi europei che si sono espressi gli oltre 200 partecipanti della 45° edizione al secondo sondaggio in sala. Il 79,5% di loro ha giudicato molto negativamente il premier britannico Boris Johnson contro un 2% che, invece, ha promosso positivamente l’inquilino di Downing Street. Segnale, questo, che racconta del desiderio dell’imprenditoria italiana di un’Europa unita come contesto nel quale promuovere la crescita della nostra economia. Quanto al premier italiano Giuseppe Conte, il 23,7% degli imprenditori gli ha assegnato un 5 in pagella. A essere invece molto negativo è il 14,7% della platea mentre i più entusiasti di Conte sono appena il 2,6% dei presenti.

Forum Ambrosetti 2019: il lavoro e il welfare nell’attuale scenario italiano

È un dato di fatto che l’occupazione stia subendo una stagnazione, tanto che gli imprenditori di Cernobbio, seppur disposti a continuare a investire nelle loro attività, non si attendono un miglioramento del contesto da qui a fine anno.

Su questo punto Affaritaliani.it ha dialogato con Luigi Abete, Presidente FeBAF e Presidente BNL, il quale ci ha tenuto a distinguere fra la riforma fiscale tanto attesa e la crescita dell’occupazione: “Un primo problema su cui concentrarsi è la riforma fiscale che favorisca soprattutto i redditi da lavoro medio bassi; altra cosa sono le politiche volte alla crescita dell’occupazione. Quest’ultima non può che essere conseguenza di una politica per gli investimenti sia pubblici che privati. Pensare che l’occupazione cresca perché cambia una legge significa immaginare una storia che non esiste più”.

Fra gli investimenti ai quali si riferisce Abete sicuramente quelli in formazione: “Il miglioramento della qualità della formazione, l’ampliamento di studi tecnici e il rafforzamento dell’innovazione anche durante il processo formativo sono i fattori che consentiranno di avere dei lavoratori pronti per quando l’economia ricomincerà a crescere”. Per finire Abete ha sottolineato come “un’Europa più forte e più unita sia la condizione ‘senza se e senza ma’ per dare ai cittadini la stabilità e fiducia nel futuro”.

Positivo sulla crescita italiana è il Presidente di Intesa Sanpaolo Gros-Pietro che, intervistato da Affaritaliani.it, ha parlato di vantaggio italiano: “In questo momento ciò che è importante per gli italiani è riavviare la crescita. C’è un quadro internazionale problematico, ma confido sul fatto che le imprese italiane abbiano una rapidità nel riorientare i loro flussi d’esportazione. Questo è dunque un primo fattore su cui possiamo contare. L’azione politica deve però fornire gli strumenti per poter sfruttare la capacità delle nostre imprese e per generare nuovi posti di lavoro, che siano di qualità. Ciò che serve ai nostri giovani non sono posti di lavoro qualunque, ma lavori di qualità altrimenti vediamo il rischio di veder emigrare i nostri giovani, come è accaduto negli ultimi anni, e cioè di regalare persone valide, formate con investimenti dell’Italia, ad altri Paesi”.

Un altro punto su cui scommettere, perché positivo, è il fatto che l’Italia ha una dotazione di capitale imprenditoriale migliore di altri paesi. I nostri imprenditori hanno più voglia di impegnarsi, di investire; un vantaggio che l’Italia ha e che deve saper sfruttare, anche nel senso dell’innovazione, che è la base della lotta di potenza tra i due giganti mondiali, Usa e Cina. È importante che noi facciamo la nostra parte in termini di innovazione, ma anche che l’Europa faccia la sua, perché da soli non andiamo da nessuna parte”.

Il lavoro di qualità nominato dal Presidente di Intesa richiama anche un pensiero sul welfare universalistico, oggi messo a dura prova dalla mancanza di fondi statali. È in questo senso che il privato giunge in aiuto del pubblico, con iniziative di integrazione come quella annunciata al Forum dal Gruppo Unipol. Il progetto "Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali", promosso nel 2010 dal Gruppo Unipol, evolve oggi in un Think Tank dal nome "Welfare, Italia" e fornirà un contributo concreto alla definizione di welfare quale motore dello sviluppo sociale ed economico del Paese. In particolare, si configurerà come una piattaforma permanente di discussione, di condivisione di idee e di valorizzazione di buone pratiche di carattere pubblico e privato.

L’evoluzione del progetto poggia le sue basi sui dati raccolti in questi ultimi 10 anni; dati che testimoniano come il 16,2% del PIL sia assorbito dalla spesa previdenziale (pensioni e assistenza). L’idea è quella di mettere a sistema le nuove forme di protezione e inclusione sociale (sostegno al reddito, formazione continua, lotta alle povertà), sfruttare le opportunità del progresso scientifico e tecnologico per migliorare i servizi di prevenzione, la gestione delle cronicità e le prestazioni assistenziali; sostenere l’integrazione tra welfare pubblico e privato, considerato che ad oggi la spesa sanitaria privata in welfare vale 40 miliardi di euro, di cui solamente il 9% è intermediata da forme integrative e la restante parte finanziata dalle famiglie out-of-pocket, mentre circa il 30% della forza lavoro (7,9 milioni di lavoratori) aderisce a forme di previdenza complementare.

“Per raggiugere un welfare davvero universalistico, l’integrazione tra pubblico e privato è la soluzione”, così ad Affaritaliani.it Matteo Laterza, DG di UnipolSai. “In questo modo avremmo una prestazione del servizio più efficiente e qualitativamente migliore, ma anche una più efficiente, ed efficace, allocazione delle risorse. Lavorando da anni su questo tema, presentiamo oggi l’evoluzione di questa piattaforma tecnologica in un think tank volto a favorire l’ottimizzazione dei servizi. Fra gli obiettivi anche la ripresa di esperienze internazionali comparabili alle peculiarità del mondo italiano che, per le sue caratteristiche, è ancora uno dei più interessanti”.

Un paese che invecchia è un paese che forse non riesce a trovare spazio per i giovani, come ha commentato ad Affaritaliani.it Massimo Costa, Ceo di WPP: “Un Ministro all’Innovazione è fondamentale per l’occupazione e per la crescita del Paese ma è un atto che però deve trasformarsi in concretezza. Ricordo, ad esempio, il progetto di un’agenda digitale di cui si sono perse le tracce. Da questo punto di vista l’Italia, rispetto agli altri paesi europei, è molto indietro. È necessario un ricambio generazionale e di genere: i giovani e le donne devono essere parte integrante di tutte le aziende. Il nostro è un Paese con aziende piccole, padronali e non quotate in borsa. Si tratta di realtà che difficilmente riescono ad accogliere e a far crescere nelle loro strutture i giovani che, purtroppo, sono costretti ad andare all’estero”.

Forum Ambrosetti 2019: le infrastrutture per crescere. Dal ferro al 5G

Fra le direttrici dello sviluppo il tema delle infrastrutture ha posto a sé. Da anni sentiamo parlare di turismo come volano di crescita. Oggi, gli investimenti ingenti messi a punto da FS Italiane sembrano andare nella giusta direzione. “Abbiamo un piano industriale sfidante con 58 miliardi di investimenti complessivi per i prossimi 5 anni e 90 solo quest’anno”, ha dichiarato l’AD di FS Gianfranco Battisti ad Affaritaliani.it. “Gran parte sono indirizzati alle infrastrutture per l’ammodernamento e il mantenimento in efficienza della rete. 12 miliardi saranno investiti sul rinnovo del parco rotabile e rivolti ai pendolari con il rinnovo del parco treni (600 sono i nuovi)”. “Siamo un driver fondamentale per la crescita di questo Paese”, ha proseguito Battisti, “con 24 miliardi già cantierizzati. Un esempio è la Napoli-Bari, tratta che sarà percorribile in appena 2 ore così da connettere le due città all’interno della stessa area metropolitana che diverrà competitiva con le grandi capitali internazionali”.

“La sfida”, ha poi concluso l’AD, “è anche quella di incentivare la crescita attraverso il turismo, mettendo in rete le ferrovie con porti e aeroporti così da garantire condizioni di accesso al Paese più vantaggiose. Il turismo è un settore su cui puntare soprattutto per sviluppare aree povere ma dall’alto potenziale e noi siamo al servizio”.

A proposito di infrastrutture, l’Italia è pronta al 5G, anche grazie alla collaborazione fra TIM e Vodafone che hanno recentemente messo in comune le proprie antenne per accelerare i tempi e ridurre i costi, un modello – quello della condivisione – che forse è la strada da percorrere anche in altri settori. “I lavori stanno continuando molto intensamente e l’Italia sarà tra i primi paesi in Europa ad avere una rete degna di questo nome”, ha commentato ai microfoni di Affaritaliani.it l’AD di TIM Luigi Gubitosi. “I servizi del 5G sono appena partiti in alcune città e poi via via nel resto d’Italia, ma ci vorranno parecchi mesi perché si senta l’impatto in maniera significativa”.

Forum Ambrosetti 2019: transizione energetica e sostenibilità, l’Italia è un paese all’avanguardia

Durante il Forum Ambrosetti 2019 Affari Italiani ha incontrato alcuni dei leader delle più grandi aziende che operano nel settore energetico in Italia. Gli imprenditori confermano: sostenibilità e transizione energetica sono temi su cui continuare a investire per una crescita del Paese in termini di sviluppo e ricaduta occupazionale. Il governo deve in tal senso intervenire con politiche concrete.

“Circular economy e green economy sono al centro dell’agenda del governo e della commissione europea. Argomenti, questi, fondamentali per lo sviluppo del Gruppo Iren che investe centinaia di migliaia di euro nella filiera dell’ambiente – ha detto ad Affaritaliani.it Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato del Gruppo Iren. “Speriamo che il governo possa mettere in campo soluzioni concrete che consentano un’accelerazione nella creazione di infrastrutture coerenti con questi principi. Il nostro piano di investimenti al 2023 è di 3 miliardi di euro con una parte importante dedicata alla circolar economy. Proprio con Ambrosetti l’anno scorso abbiamo presentato un lavoro di analisi delle ricadute dei nostri investimenti, dal quale emerge un moltiplicatore di circa 1,8/2 dei nostri investimenti e un moltiplicatore da tre a quattro volte in termini occupazionali”.

Bianco
Forum Ambrosetti - Bianco, Iren: "Green e circular, aggettivi per lo sviluppo"

“Snam pone al centro il tema della transizione energetica- ha detto ad Affaritaliani.it il Presidente di Snam, Luca Dal Fabbro. Il gas è il vettore attraverso il quale riusciremo a portate un sistema di generazione fossile a un sistema rinnovabile. Stiamo investendo, attraverso il Piano Strategico, sul biometano e sull'idrogeno. Per quanto riguarda il tema della sostenibilità l'Italia, rispetto agli altri paesi europei, non è indietro, al contrario: ha uno dei parchi solari più grandi, è stata tra i primi a installare il fotovoltaico, ha un potenziale enorme sul biogas e possiede facoltà universitarie in grado di sviluppare la tecnologia dell'idrogeno. Snam vuole essere protagonista nel settore delle rinnovabili e nell'economia circolare. Il biometano è uno dei pilastri di questa strategia”.

Snam
Forum Ambrosetti - Dal Fabbro, Snam: "Puntiamo sul gas rinnovabile"

Forum Ambrosetti 2019: il futuro dell'industria 4.0, dal manufacturing ai Big data

Marco Hannappel, Amministratore Delegato Philip Morris, ha detto ad Affaritaliani.it: “Philip Morris è molto integrata nella filiera italiana: acquistiamo tabacco in Italia, produciamo in Italia e gestiamo tutta la filiera fino al consumatore. Puntiamo sull’innovazione in ogni fase del nostro lavoro, a partire dal rapporto con i produttori tramite lo sviluppo nuove tecnologie; la nostra fabbrica è stata poi costruita da zero nel 2016 ed è il fiore all’occhiello dell’industria 4.0 nel nostro Paese; innovativi sono infine anche i nostri prodotti con i quali portiamo avanti la nostra visione di un futuro senza fumo”.

Philip Morris non punta solo sull’innovazione tecnologica, ma dimostra di essere all’avanguardia anche rispetto al welfare aziendale: “Siamo l’unica azienda in Italia certificata per parità di salario uomo-donna e sempre di più investiamo su smart working e sul coinvolgimento delle donne anche nei processi produttivi in fabbrica”.

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VIDEO – Hannappel, Philip Morris: “Puntiamo a un futuro senza fumo”

“L'investimento nelle nuove tecnologie è uno dei driver fondamentali di crescita per il Paese - ha detto ad Affaritaliani.it Silvia Candiani, Amministratore Delegato Microsoft Italia. In Microsoft portiamo avanti molte iniziative sulla formazione delle competenze digitali e collaboriamo con altre aziende e con il governo per definire un’agenda delle priorità per l’innovazione tecnologica.  Tra le iniziative che portiamo avanti c’è “Ambizione Italia”, un progetto attraverso il quale abbiamo stanziato fondi per formare 500.000 persone in Italia nei prossimi due anni. I giovani devono avere le giuste competenze tecnologiche per raggiungere le migliori opportunità lavorative”.

Candiani
VIDEO - Forum Ambrosetti - Candiani, Microsoft: "Formare alle competenze digitali"

"Abbiamo appena superato le selezioni per una gara in Turchia - ha detto ad Affaritaliani.it Emilio Petrone, Amministratore Delegato Sisal. "Siamo molto contenti perché è un anno che stiamo espandendo il gruppo all’estero: siamo partiti dal Marocco, abbiamo vinto una licenza in Spagna e adesso in Turchia. Stiamo investendo tantissimo in innovazione, sia sui punti vendita sia sul mondo digitale. Per quanto riguarda i punti vendita, ad esempio, abbiamo appena lanciato un progetto che si chiama EasyCassa che fornisce un terminale per i nostri prodotti, sia un registratore di cassa".

Petrone
VIDEO - Forum Ambrosetti - Petrone, Sisal: "Investiamo sul digitale"

Stefano Venturi, Presidente e AD di Hewlett Packard Enterprise, ha detto ad Affaritaliani.it: "Tutti hanno bisogno di innovazione, cittadini e imprese, perché dobbiamo competere in un mercato sempre più sfidante. Quello che ci aspettiamo dal nuovo governo è che continuino i piani su Industria 4.0 e che si passi alla seconda fase, quella strettamente digitale. Nella prima fase sono stati rinnovati tanti macchinari di manufacturing ma non si è ancora aggiunto il pezzo relativo alla lettura dei dati e alla connessione tra la fabbrica e l’esterno. In più bisogna continuare a innovare nella Pubblica amministrazione per snellirla e avvicinarla alle imprese, dalla fatturazione elettronica fino alle tecnologie che aiutano nell’evasione fiscale. Last but not least, parlando di innovazione mi vorrei concentrare sulla formazione. I giovani sono i più pronti alle sfide internazionali ma occorre mettere al passo tutte le persone, anche chi già lavora perché il salto quantico che sta avvenendo con AI e Big data, per esempio, richiede persone nuove”.

Venturi
VIDEO - Forum Ambrosetti -Venturi, HPE: "Innovare per competere in un mercato sfidante"