Economia
G20 Roma, Biden toglie i dazi sull'alluminio: raggiunto accordo tra Usa e Ue
La casa bianca e l'Europa hanno raggiunto al Vertice di Roma un importante risultato sul piano economico
Utile per capire l’importanza per il nostro paese di questo importante risultato è inquadrare il mercato dell’alluminio in Italia, che è il secondo produttore europeo dietro alla Germania laddove si trasformano 1 850 0000 tonnellate ripartite quasi equamente tra pressocolata, laminazione ed estrusione. Quasi 600 mila tonnellate di estrusi sono destinate più o meno paritariamente all’ industria, sotto forma di profili a disegno, e all’edilizia sotto forma di sistemi per serramenti e infissi, facciate, persiane, frangisole, tende sole, pergole, verande.
Mario Conserva, presidente di Face, associazione dei produttori di alluminio europeo ha affermato che “l’alluminio è in piena crescita grazie alla ripresa industriale in atto in tutto il mondo. Tuttavia, lo era anche prima della pandemia grazie alle sue caratteristiche, non ultima la riciclabilità al 100%, qualità apprezzatissima in un mondo sempre più “verde”. Certo, la ripresa sta facendo lievitare i prezzi dell’alluminio ma gli aumenti registrati negli ultimi mesi sono inferiori rispetto a quelli di altre materie prime”.
La decisione americana punta anche ad agevolare il mercato europeo contro il grande pericolo della concorrenza della Cina, che è il fattore numero uno di questo fenomeno dell’aumento delle materie prime. Essa produce più del 50% dell’alluminio primario prodotto al mondo (circa 36 milioni di tonnellate su 65). Tuttavia, ha bisogno di primario estero perché la sua industria è ripartita ben prima di tutte le altre. “ La decisione degli Stati Uniti giunge in un momento molto importante per noi- dice Luca Lorini COO di Turla srl una delle aziende italiane piu antiche di estrusione di alluminio con i prezzi della materia prima schizzata all'insù dopo il colpo di stato in Guinea, che potrebbero impattare su una ripresa che per noi in questi primi nove mesi del 2021 è stata robusta”.
E, quindi, il problema che stiamo vivendo oggi sarà destinato a replicarsi nel corso dei prossimi anni, magari in forme accentuate. L’Italia manca di alluminio primario, l’Europa pure. “A noi, ricorda Conserva, mancano tre quarti del metallo di cui abbiamo bisogno. E quindi lo devi acquistare qualunque sia il prezzo del mercato. Certamente un dazio che fa barriera è un nodo scorsoio per l’industria europea che manca di primario”. Ecco allora che la decisione americana potrebbe avere effetti molto impattanti sulla ripresa economica, considerando come l’alluminio sia uno dei materiali fondamentali anche in chiave di sviluppo sostenibile dell’economia. Perché occorre ricordare come l’alluminio è l'unico materiale riciclabile al 100%.