Economia

G30, Draghi: "La situazione economica è molto più grave di quanto si vede ora"

L'ex presidente della Bce avvisa: "Il flusso di sussidi alle aziende sta coprendo i dati reali"

G30, Draghi: "La situazione economica è molto più grave di quanto si vede ora"

Mario Draghi lancia un chiaro segnale di allarme sulla reale situazione economica. Lo fa presentando un rapporto del gruppo di grandi personalità internazionali che va sotto il nome di G30. Redatto con Douglas Elliott di Oliver Wyman e Victoria Ivashina della Harvard Business School, il documento si concentra - si legge sul Corriere della Sera - sul futuro delle imprese dopo gli choc e l’accumulo di debito e sussidi che le hanno sostenute in questi ultimi mesi. "In Europa, - spiega Draghi - vediamo meno insolvenze quest’anno che nel 2019 perchè il flusso di sussidi pubblici e credito garantito da parte dei governi, sta coprendo una realtà che è molto più preoccupante di quanto possiamo stimare per il momento". Il rapporto del Gruppo dei Trenta indica le strade per gestire le conseguenze di questo fenomeno, a partire da norme di diritto fallimentare più snelle e efficienti. Draghi sceglie un approccio che lui stesso definisce di "cauto realismo".

Offrire sempre nuovo credito a un’azienda non redditizia non la rimetterà in piedi, osserva. "Ci sarà un aumento dei crediti deteriorati in tutto il sistema bancario in gran parte del mondo", prevede Draghi. Di qui - prosegue il Corriere - l’esigenza, che lui stesso sottolinea, di preparare strategie per permettere agli istituti di evitare una stretta al credito nei prossimi mesi e anni. Sul Recovery: "Questa è un’opportunità unica di investire in molti progetti di valore elevato — dice Draghi —. Se sono vecchi o nuovi non è importante, ciò che conta è che il loro valore sociale sia dimostrabile". Lo è se per esempio aggiorna tecnologie obsolete, o se apre spazi produttivi in nuovi settori. Per l’economista che ha diretto il Tesoro e guidato la Banca d’Italia, in gioco "è il futuro dei Paesi in questione".