Economia

General Electric esce dal Dow Jones. Entrano gli "italiani" di Walgreens

Al posto di Ge, entra Walgreens Boots Alliance, la catena farmaceutica creata e guidata dalla coppia italiana Stefano Pessina e Ornella Barra

di Andrea Deugeni
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Finisce un'era a Wall Street. E' la definitiva caduta del conglomerato per eccellenza del New York Stock Exchange General Electric, uno dei titoli core dell'industria americana, l’unica delle prime aziende inserite originariamente nel Dow Jones Industrial Average: dopo più di 100 anni Ge è rimossa dall'indice.

L'ex colosso industriale, che affonda le sue radici in Thomas Edison, viene sostituito da Walgreens Boots Alliance, la catena farmaceutica creata e guidata dalla coppia italiana Stefano Pessina e Ornella Barra (rispettivamente, chief executive officer e co-chief operating officer del gruppo), a partire dal 26 giugno. L'avvicendamento è l'ultimo gradino in ordine temporale del declino di Ge, fino a qualche anno fa una delle migliori blue chip americane e una delle aziende che valeva di più, passata dagli oltre 30 dollari per azione di inizio 2016 ai 13 circa di oggi. 

General Electric
 

Una crisi iniziata negli ultimi anni e che Ge non è riuscita a contenere: da qui l'uscita dal Dow Jones, di cui era uno dei 30 membri originari nel 1896. L’illuminazione con le lampade. Gli elettrodomestici. I motori a elica e poi a getto, degli aerei. I primi televisori. Le locomotive. Le turbine delle centrali elettriche e quelle navali. Gli strumenti diagnostici, dagli apparecchi radiografici a quelli per la risonanza magnetica. In tutti questi campi - cuore dell’economia del XX secolo e fattori di cambiamento profondo sulle nostre vite tra libertà di movimento, sanità migliore e affrancamento delle donne dal lavoro domestico- la General Electric è stata un gigante industriale della Old Economy, resistita inizialmente all'avvento dell'era dei giganti della Silicon Valley, che ha giocato un ruolo determinate in America e nel resto del mondo.

Pessina Barra
 Stefano Pessina e Ornella Barra

Nel 1990 Ge era la più grande società Usa per capitalizzazione di mercato e nel 2009 era uno dei 5 più importanti gruppi quotati del mondo. Recentemente è stata colpita da una serie di problemi, tra cui la flessione del mercato delle centrali elettriche a gas e dei servizi petroliferi, e dalle passività legate alle sue operazioni assicurative, vendute nel 2006. L'anno scorso Ge è stata costretta a tagliare il dividendo, per la seconda volta dal 1938. Sul balcone degli imputati è finito il successore del carismatico Jack Welch (che ha guidato il gruppo negli ani 80 e 90), quel Jeffrey Immelt che si è insediato 4 giorni prima del crollo delle Torri Gemelle nel 2001. Un disastro quasi simbolico anche per Ge. 

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A nulla sono valsi il cambio dei vertici (al posto di Immelt è arrivato John Flannery), il taglio del dividendo e la ristrutturazione: Ge non è riuscita a invertire rotta, lasciandosi alle spalle il periodo d'oro degli anni 1990 quando era la società americana che valeva di più. ''Siamo concentrati nell'esecuzione del piano che abbiamo presentato per migliorare la nostra performance'', afferma un portavoce di Ge. ''L'annuncio non cambia il nostro impegno e la nostra attenzione nel creare una Ge più forte'', aggiunge.

Con l'addio di Ge e l'ingresso di Walgreens, ''il Dow Jones Industrial Average sarà più rappresentativo: il cambio rende l'indice una misura migliore dell'economia e del mercato azionario'' afferma David Blitzer, presidente del comitato incaricato della selezione delle società del Dow Jones, che fa capo dell'indice dello S&P Dow Jones Indices. L'economia americana ''è cambiata: le società finanziarie, sanitarie e tecnologiche sono più rilevanti mentre l'importanza di quelle industriali e' ormai minore. Walgreens è una catena di farmacie che offre farmaci da banco e prescritti dai medici, servizi sanitari e beni di consumo generali'', aggiunge Blitzer.

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I titoli di Ge sono calati di oltre il 50% nell'ultimo anno, bruciando 100 miliardi di dollari di ricchezza. Il valore di mercato di Ge è crollato a 113 miliardi di dollari: la sua capitalizzazione è quasi il doppio di Walgreens, anche se le due società sono praticamente alla pari in termini di ricavi annuali.

I componenti del Dow Jones, che possono essere solo società americane, sono scelti dal comitato di selezione dell'indice che decide in base alla reputazione e alle perfomance delle aziende, cercando di mantenere una rappresentatività di tutti i maggiori settori economici. Nel 2015, il comitato ha sostituto At&t con Apple e negli anni passati ha scaricato diverse società industriali, inclusa Alcoa nel 2013 e General Motors nel 2009 dopo la bancarotta.