Generali, nuovo capitolo dello scontro in cda: Caltagirone fa ricorso
L’imprenditore romano vuole capire quale sia stato il ruolo del prestito titoli di De Agostini e Mediobanca nella definizione del nuovo cda
Una valutazione che non preoccupa il Leone. Il target price di diversi analisti, infatti, rimane sopra ai 20 euro per azione, segno che c’è fiducia nel piano industriale 2021-2024 presentato da Philippe Donnet. Il group ceo, d’altronde, continua ad affermare che il suo unico obiettivo è rispettare i target del piano stesso, che finora hanno garantito agli azionisti utili in crescita – eccezion fatta per l’annus horribilis 2020. Di più: secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it che ha potuto verificare con fonti accreditate, il prezzo attuale delle azioni non preoccupa il Leone perché c’è la convinzione che tornerà l’interesse anche della clientela retail.
Infine, un ultimo piccolo giallo. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, nella seduta di ieri del consiglio di amministrazione in cui sono stati definiti i comitati, il ceo Philippe Donnet si sarebbe astenuto durante la votazione per i nuovi ruoli. Una scelta che potrebbe essere letta in due direzioni opposte: o come la scelta del manager di non entrare direttamente nella definizione dei nuovi comitati ma di svolgere un ruolo “super partes”. Questa prima possibilità sarebbe tra l’altro comprensibile visto che Flavio Cattaneo, uno dei tre consiglieri della lista Caltagirone, ha ottenuto la presidenza delle Operazioni con Parti Correlate e figura nel comitato per gli Investimenti; che Marina Brogi è presente in tre comitati e che Stefano Marsaglia figura nel comitato per l’Innovazione e la sostenibilità. La seconda ipotesi sull’astensione di Donnet, invece, è che il clima nel consiglio di amministrazione sia ancora incandescente. Intanto, però, con la definizione dei comitati si è arrivati a un primo punto fermo dopo tre mesi. Speriamo che sia l’inizio di un nuovo corso.
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