Economia
Giuseppina Di Foggia: chi è la manager che guida Terna a risultati record
A oltre 40 anni da Marisa Bellisario, una donna al comando di un'azienda partecipata dallo Stato. E il primo bilancio è da record
Giuseppina Di Foggia, ecco chi è la manager che guida Terna
È la prima donna a guidare un’azienda partecipata dallo Stato dai tempi di Marisa Bellisario. Era il 1981 quando la manager nata in provincia di Cuneo assumeva la guida della Italtel. Oltre 40 anni dopo Giuseppina Di Foggia diventa amministratrice delegata di Terna, l’azienda italiana che si occupa delle reti di trasmissione dell’energia elettrica. E l’auspicio è che il cammino della nuova numero uno dell’ex “costola” di Enel sia simile a quello della Bellisario. Certo, il contesto è diverso: la manager piemontese arrivò nel 1981 per assumere la dirigenza della Italtel, grande gruppo industriale parastatale di 30 aziende elettromeccaniche con circa 30.000 dipendenti, allora in grave crisi e da ristrutturare. Il gruppo fatturava allora 503 miliardi di lire all'anno, perdendone oltre 2.000. Il piano da lei proposto e seguito, che prevedeva l'avvio di nuovi progetti e la sostituzione della dirigenza, trasformò il gruppo in una moderna azienda. Così, in soli tre anni, elevò il proprio fatturato a 1.300 miliardi di lire, producendo anche un notevole attivo. Per questo lavoro ottenne il consenso dei sindacati, che in precedenza erano stati dubbiosi nei confronti del suo piano di ristrutturazione.
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Terna invece ha chiuso i bilanci dal 2011 in poi con un utile crescente. In dieci esercizi, dal 2013 al 2022, ha fatto realizzato profitti per 6,8 miliardi. La Di Foggia però ha esordito con il piede giusto. Il bilancio dei primi nove mesi dell’anno si è chiuso con l’Ebitda che, per la prima volta nella storia del Gruppo, ha superato gli 1,5 miliardi di euro, di poco superiore agli investimenti che sono arrivati a 1,433 miliardi. Un buon punto di partenza per una manager che ha una lunga e importante storia soprattutto nel mondo delle telecomunicazioni. Nata a Roma il 16 luglio 1969, la Di Foggia è laureata in ingegneria elettronica presso l'Università La Sapienza di Roma, e ha poi conseguito un master negli Stati Uniti in Professional Project Management presso lo Stevens Institute of Technology.
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Prima di approdare in Terna, la Di Foggia ha guidato la divisione italiana di Nokia, colosso finlandese noto inizialmente per i telefonini e ora per i servizi di infrastrutture di rete. Durante il suo mandato come Ceo e vicepresidente della succursale italiana dell’azienda finlandese, dal 2020 al maggio 2023, ha contribuito in modo significativo alla crescita del business, con un fatturato che è cresciuto oltre i 300 milioni di euro. Prima ancora, Giuseppina Di Foggia ha trascorso oltre due decenni lavorando in ruoli di ricerca e sviluppo, project management e gestione operativa e strategica. Il suo percorso ha avuto inizio con progetti di ricerca finanziati dall'Unione Europea per la realizzazione della rete mobile di terza generazione (3G). Nel 1998, è entrata a far parte di Lucent Technologies Bell Labs Innovations, che successivamente è diventata Alcatel-Lucent nel 2006 e, infine, Nokia nel 2016.
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Oltre ai suoi successi aziendali, Di Foggia ha anche dimostrato un forte impegno sociale e istituzionale. Attualmente, ricopre il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Gpi Spa e fa parte del Consiglio direttivo di Assolombarda. Inoltre, è nel Consiglio di Amministrazione della Luiss Business School e fa parte dell'Advisory Board di Sole24Ore Formazione dall'ottobre di quest'anno. La sua presenza nel Consiglio di Amministrazione di Cefriel, centro di innovazione digitale del Politecnico di Milano, testimonia il suo interesse per l'innovazione e la ricerca digitale.
Un aspetto della personalità di Giuseppina Di Foggia è il suo costante interesse per i temi legati ai giovani e al lavoro. Ha promosso e sostenuto numerosi programmi di alfabetizzazione digitale e ha lavorato per avvicinare gli studenti alle materie STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). In una dichiarazione rilasciata a Formiche.net nel novembre 2022, si è rivolta ai giovani incoraggiandoli a sfidare i pregiudizi e a perseguire il proprio talento, specialmente nei campi STEM. La sua passione per la tecnologia non ha mai escluso altri interessi. In un'intervista, ha rivelato di aver coltivato il sogno di diventare una cantante come Whitney Houston e ha sempre avuto un'appassionata inclinazione per il mondo della moda e gli stilisti come Armani. Questa poliedricità di interessi riflette la sua personalità eclettica e la sua capacità di bilanciare passione e competenza in diversi ambiti. Nel 2021, è stata insignita del titolo di Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana per il suo contributo nel campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Nel 2022, ha ricevuto il prestigioso Premio Margutta, riconoscimento della sua creatività e fecondità intellettuale nel settore imprenditoriale.
Da notare che la Di Foggia non ha rivoluzionato la struttura di Terna, ma ha proceduto a un cambio di peso. Massimiliano Paolucci, che era al timone della comunicazione dal 2020, è stato prima destinato ad altra mansione ed è dato in uscita dall’azienda. Al suo posto, seppur ad interim, David Massey. Un “alieno” rispetto al variegato mondo delle relazioni esterne del nostro Paese, con una laurea in Musica e Lettere alla Surrey University e un’esperienza decennale in varie organizzazioni delle Nazioni Unite, prima come consulente per il Programma Alimentare Mondiale e l’Istituto delle Nazioni Unite per la Formazione e la Ricerca.
Se si esclude la vicenda Stefano Donnarumma, finito “stritolato” dalle logiche di spartizione delle poltrone in seno alla maggioranza, gli amministratori delegati di Terna – che fino al 2005 è stata parte integrante di Enel – hanno decisamente fatto “carriera”. Flavio Cattaneo, al timone per tre mandati, è stato poi al timone di Tim e di Italo, prima di diventare Ceo proprio di Enel. Il suo successore, Matteo Del Fante, è oggi a capo delle Poste (il primo datore di lavoro in Italia) ed è stato nella short list per diventare amministratore delegato di Generali nella lista di Francesco Gaetano Caltagirone. E Luigi Ferraris è oggi al timone di quelle Ferrovie che hanno in mano la parte più consistente dei capitali del Pnrr da spendere. Insomma, Terna è una grande azienda che permette a chi la guida di entrare nell’empireo dei manager. Chissà che, tra qualche anno, non parleremo della Di Foggia come la prima donna manager ad essere stata a capo di più di un'azienda partecipata?