Economia

Governo, stretta sul Rdc. Via dopo il secondo rifiuto e l'assegno decresce

A guadagnarci saranno le agenzie private. Il 20% del bonus andrà a loro in caso di sì del percettore all'offerta di lavoro, anche a termine

Stretta sul Rdc. Via dopo il secondo rifiuto e l'assegno decresce

Il governo Draghi ha approvato la Legge di Bilancio, dopo un Consiglio dei ministri fiume di oltre tre ore, in cui si è discusso e alzato la voce su vari temi. Ma quello che ha più acceso gli animi - si legge sul Corriere della Sera - è stato il capitolo relativo al Reddito di cittadinanza. La componente di centrodestra e Italia Viva spingevano per l'abolizione, ma alla fine il provvedimento è rimasto, ma c'è stata un decisiva stretta sulle regole per ottenerlo. In sostanza sarà più conveniente accettare anche lavori a termine) e viene introdotto un decalage, con l’obiettivo di dare una maggiore motivazione ad accettare le proposte”, cioè 5 euro in meno al mese se rifiuti la prima proposta di lavoro, tenendo presente che chi ne rifiuta due e non tre com’è stato finora, perde il sussidio.

Riassumendo, - spiega il Fatto Quotidiano - gli 1,1 milioni di percettori del Reddito di cittadinanza definiti “occupabili” (circa un terzo del totale) da gennaio saranno caldamente "consigliati" ad accettare qualunque tipo di offerta di lavoro entro gli 80 chilometri da casa. Chi ci guadagna? Le imprese, che si prenderanno il loro sussidio. In sostanza, prima solo l’imprenditore che assumeva “a tempo pieno e indeterminato”, passando dal sito Anpal, un percettore del Rdc si beccava fino a 780 euro al mese per almeno 5 mesi: dal 2022 la stessa cifra verrà incassata anche coi contratti precari di ogni genere e Anpal sparisce. Questo illumina meglio la novità successiva, che era la vera richiesta di Bonomi e soci, ovvero il coinvolgimento delle agenzie private di lavoro, che avranno il 20% del bonus per i contratti da loro intermediati.