Guerre francesi, Amber sfida Lagardère
Oggi l'assemblea del gruppo editoriale con l'incognita del fondo britannico
Lagardère come Vivendi. Ultime mosse per rastrellare più voti possibili in vista dell'assemblea generale del gruppo, che in Francia pubblica libri e riviste, organizza e promuove eventi sportivi, distribuisce e vende prodotti nei negozi di aeroporti e stazioni ferroviarie e, in passato, era persino nell'industria aerospaziale. All'assemblea di oggi contro il patron Arnaud Lagardère c'è il fondo britannico Amber Capital di Joseph Oughourlian, che gli contesta strategie di sviluppo sbagliate e dispendiose, una forsennata politica di dividendi e la scelta di consiglieri di sorveglianza poco accorta.
Una situazione, ricorda Italia Oggi, che fa scattare subito il parallelismo con un altro fondo, Eliott guidato da Paul Singer, che è ai ferri corti con un altro francese, Vincent Bolloré, per la gestione di un altro pezzo importante dell'economia nazionale, questa volta italiana, ossia Telecom (che ha fatturato 19,8 miliardi di euro a fine 2017 ed è in utile per 1,1 miliardi). Tanto più che Amber Capital è presente anche nella Penisola sia in campo editoriale (essendo socio di Caltagirone Editore di Francesco Gaetano Caltagirone) sia in altri ambiti, dall'alimentare di Parmalat alle banche con la Popolare di Sondrio.