Economia
Ikea: nonostante sciopero, sabato punti vendita saranno aperti
Incroceranno nuovamente le braccia sabato 11 luglio i dipendenti di Ikea Italia per protestare contro le proposte avanzate dall'azienda al tavolo per la definizione del nuovo integrativo aziendale. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che hanno indetto lo stop, si legge in una nota, "non si piegano ai tagli lineari su maggiorazioni per lavoro domenicale e festivo e sulla trasformazione del premio aziendale fisso in elemento variabile, proposte peraltro presentate dal marchio svedese dopo la disdetta della contrattazione integrativa annunciata nelle scorse settimane". Per le tre sigle, "e' inaccettabile che la crescita e lo sviluppo si finanzino esclusivamente sui salari degli oltre 6.000 co-workers italiani che hanno contribuito a rendere Ikea uno dei leader mondiali dei mobili e accessori low cost, lavoratori per la stragrande maggioranza con contratto di lavoro part time disposti a sacrificare la vita familiare e sociale per l'affermazione della leadership del colosso della grande distribuzione e ai quali oggi si chiede di rinunciare al sacrosanto diritto ad una paga dignitosa".
Domani in tutti i 21 punti vendita italiani si svolgeranno mobilitazioni e presidi a sostegno della vertenza. Ai punti vendita di Firenze, Roma Anagnina e Napoli Afragola interverranno rispettivamente i segretari nazionali Giuliana Mesina per la Filcams Cgil, Vincenzo Dell'Orefice per la Fisascat Cisl e Ivana Veronese per la Uiltucs. "Le organizzazioni sindacali", conclude il comunicato, "auspicano la migliore riuscita dello sciopero e invitano l'azienda ad ascoltare le voci e le richieste dei suoi lavoratori, nonche' a rispettare regole e diritto allo sciopero".
Nonostante lo sciopero nazionale proclamato dai sindacati, domani i 21 punti vendita Ikea "apriranno regolarmente le porte ai clienti". Lo rende noto l'azienda, ribadendo la sua volonta' di arrivare alla stipula di un contratto integrativo "innovativo e sostenibile". "Purtroppo l'intransigenza del sindacato e la decisione di indire uno sciopero nazionale vanno nella direzione opposta rispetto a quella del dialogo, cui Ikea crede da sempre, come da sempre ha manifestato la volonta' di arrivare a un accordo sull'Integrativo", si legge nella nota della societa'.