Economia

Intesa, ok a Messina-Gros Pietro. Ma Profumo vuole più internazionalizzazione

Il presidente della Compagnia Sanpaolo spiega che le fondazioni vogliono continuità nella governance. Ma auspica che il gruppo valuti l'internazionalizzazione

Compagnia Sanpaolo favorevole a una conferma dei vertici di Intesa-Sanpaolo

"Credo ci sarà una continuità di tipo complessivo della governance attuale. Questa è la nostra posizione e la perseguiamo". Così il presidente della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo, replica a chi gli chiede,  nel corso della conferenza stampa di presentazione della Giornata 2022 dell'ente torinese, se la fondazione sia in favore della conferma dell'amministratore delegato e del presidente di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina e Gian Maria Gros-Pietro, in occasione della prossima assemblea chiamata a rinnovare i vertici dell'istituto.

"Questa è la posizione dei cinque grandi azionisti" (oltre a Compagnia sono Fondazione Cariplo, Fondazione Cariparo, Fondazione CariFirenze e Fondazione Carisbo) che hanno sottoscritto il patto di consultazione, ha aggiunto. "In questa fase più che mai abbiamo bisogno di dare continuità - ha spiegato ancora Profumo -. Tra l'altro il nuovo piano sarà operativo in corrispondenza dell'avvio della nuova governance e quindi pensare che ci sia continuità massimizza i risultati e l'efficacia del piano". 

"Abbiamo avuto un'ottima risposta dall'attuale governance della banca, con risultati molto positivi anche nel periodo più difficile, quello delle indicazioni Bce sui dividendi", ha notato ancora Profumo. "Il rapporto con la banca è sempre stato ottimo e appena è stato possibile la banca ha operato nella direzione che auspicavamo", ha aggiunto.

Profumo ha poi ribadito che la posizione della Compagnia è in favore della continuità della governance, ma che in ogni caso bisognerà valutare le indicazioni della Bce e della banca sulla composizione quantitativa e qualitativa del cda per poter prendere tutte le decisioni concrete.

Profumo ha poi spiegato che quest'anno la firma del patto di consultazione è stata anticipata perchè "c'è una direttiva di Banca d'Italia sul fatto che si debba richiedere una autorizzazione per la stipula dei patti di consultazione. Non è ancora stata formalizzata e da parte degli azionisti c'era la preoccupazione che ci potesse essere un ritardo nella risposta eventuale". I componenti del patto non si sono in ogni caso "ancora incontrati" e quindi "vedremo nelle prossime settimane", ha concluso.

Segue: Intesa, Profumo: "Nel nuovo piano più investimenti per la digitalizzazione e l'internazionalizzazione"...)