Kroll, avvocato De Luca: surreale ulteriore rinvio di Tronchetti in Appello
Il rinvio per la terza volta alla Corte d’Appello è surreale. La Corte d’Appello di Milano ha già riconosciuto per ben due volte (11 gennaio 2015 e 9 febbraio 2017) l’estraneità di Marco Tronchetti Provera ai fatti contestati in merito alla cosiddetta vicenda Kroll perchè il fatto non costituisce reato. In occasione dell’ultima sentenza, in particolare, si riconosceva come Marco Tronchetti Provera si fosse esclusivamente difeso da “una vera e propria aggressione”.
La condotta del dottor Tronchetti, che aveva rinunciato alla prescrizione proprio per consentire il pieno accertamento dei fatti, è stata ripetutamente ritenuta legittima in quanto le evidenze, comprese le testimonianze di più soggetti, hanno categoricamente escluso che fosse a conoscenza dell’origine illegale delle informazioni oggetto della presunta ricettazione. In occasione dell’incontro in cui Giuliano Tavaroli prospettò l’ipotesi di ricevere informazioni circa l’attività di spionaggio posta in essere dell’agenzia Kroll ai danni dello stesso Tronchetti Provera, della sua famiglia e di Telecom Italia, si prese solo atto di tale affermazione.
Come confermato al giudice di secondo grado dai testimoni presenti all’incontro con il signor Tavaroli - gli avvocati Francesco Mucciarelli e Francesco Chiappetta - il dottor Tronchetti si limitò a dare mandato a questi ultimi, senza fornire indicazioni sulle modalità procedurali, di ricorrere immediatamente all’Autorità Giudiziaria. Certi delle evidenze già accertate nel merito, corroborate anche dalle testimonianze di tutte le persone presenti nell’incontro in questione, con la sola esclusione del signor Tavaroli, siamo fiduciosi che ancora una volta, incredibilmente la terza, la Corte d’Appello riconoscerà la verità dei fatti.