Economia
L’Oréal For The Future, il volto di L’Oréal nel 2030
L’Oréal Italia: sostenibilità, ambiente, inclusione sociale sono gli obiettivi imprescindibili che l'azienda si pone per affrontare le sfide del futuro
Alexandra Palt, L’Oréal: "Necessario uno sguardo olistico nei confronti della sostenibilità. Mobilitati 150 Mio EUR per risolvere le sfide sociali ed ecologiche più urgenti: quota rosa, economia circolare e risanificazione ambientale"
Si è tenuto oggi un evento realizzato da L’Oréal Italia, in partnership con StartupItalia, per parlare di sostenibilità, ambiente, inclusione sociale: temi al centro degli obiettivi che la multinazionale francese si pone per il presente e per il futuro, messi nero su bianco nel programma "L’Oréal for the Future" che fissa gli impegni e gli obiettivi da raggiungere entro il 2030.
Una discussione che si pone come obiettivo primario quello di comprendere assieme cosa significhi questa assunzione di responsabilità da parte dell'azienda di fronte alle sfide collettive che dovremo superare a livello globale per il futuro del nostro pianeta.
“Nel 2013 abbiamo lanciato il nostro programma di sviluppo sostenibile. Oggi sono fiero di mostrare i diversi e fondamentali obiettivi che abbiamo già raggiunto" - Queste le parole all'apertura dei lavori di François-Xavier Fenart, Country Manager di L’Oréal Italia - "Abbiamo raggiunto il -78% di emissioni di gas serra e il -51% per quanto riguarda il consumo di acqua. Dal 2015 abbiamo, in oltre, zero emissioni di gas serra e il 100% dell’acqua è riciclata (ad eccezione dell’acqua utilizzata nelle formule). Con forza e positività siamo riusciti a porre la sostenibilità al centro del nostro brand e parallelamente siamo riusciti a dar prova della nostra responsabilità sociale".
L’Oréal For The Future. L'intervento di Alexandra Palt, L’Oréal
Alexandra Palt, Executive Vice President L’Oréal Group- Chief Corporate Responsibility Officer and Executive Vice President of the Fondation L’Oréal: "Sono stati compiuti moltissimi passi avanti negli ultimi otto anni nell’ambito della sostenibilità. Progressi nati dalla consapevolezza di dover adottare uno sguardo olistico nei confronti della sostenibilità. Per questo ci siamo riproposti di ridurre in modo considerevole il nostro impatto ambientale trasformando il nostro modo di pensare.
Per il decennio 2020-2030 ci siamo posti due obiettivi fondamentali: trasformare le nostre attività per rispettare i limiti del pianeta e contribuire a risolvere attivamente le sfide ambientali e sociali più urgenti.
Se vogliamo avere uno spazio in cui l’umanità possa vivere in sicurezza le nostre attività devono mantenersi entro certi limiti. Evaderli vuol dire mettere a rischio lo spazio in cui tutti operiamo quotidianamente. Per questo, l'obiettivo fondamentale del nostro piano industriale è quello di allineare tutte le nostre attività con i limiti del pianeta entro il 2030. Nel concreto questo si traduce in azioni mirate nell’ambito del clima, dell’acqua, della biodiversità e del consumo delle risorse. E' necessario, per quanto riguarda le risorse, abbracciare un modello di economia circolare se vogliamo rispettare i limiti del pianeta.
Allo stesso tempo siamo consapevoli che le problematiche ambientali non potranno essere scisse dagli impegni in ambito sociale, per questo dobbiamo migliorare le condizioni di vita di tutte le attività.
Entro il 2030 ridurremo del 50% tutte le nostre emissioni per il prodotto finito, sul versante dei consumatori e dei fornitori. Entro il 2025 tutti i nostri stabilimenti saranno carbon neutral e utilizzeranno delle energie rinnovabili al 100%. Introdurremo delle innovazioni (come gli shampoo solidi che richiedono un minor impiego di acqua) che permetteranno ai nostri consumatori di ridurre del 25% le emissioni. In più il 100% dell’acqua utilizzata dei nostri processi industriali sarà riciclata e riutilizzata. In fine il 95% degli ingredienti delle nostre formule, entro il 2030, sarà a base biologica. Entro il 2030 il 100% della plastica utilizzata dai nostri packaging sarà ottenuta da fonti riciclate o a fonte biologica. Già entro il 2025 avremo raggiunto il 50% dell’obiettivo.
Abbiamo anche avviato impegni legati all’ambito del sociale. Soprattutto in questo momento difficile siamo infatti consapevoli della necessità dell’inclusione sociale per consentire la transizione ecologica.
Dobbiamo creare uno società più inclusiva. A questo scopo dobbiamo garantire un salario adeguato, non solo a quelli dei nostri dipendenti, ma anche a quelli dei nostri fornitori. Per cui entro il 2030 il 100% dei dipendenti dei nostri fornitori riceverà un salario adeguato che soddisfi i bisogni di base personali e familiari. Questo è imprescindibile alla creazione di una società inclusiva. Continueremo poi a integrare nel mondo del lavoro persone appartenenti a comunità disagiate.
Questo sarà il volto della nostra azienda nel 2030.
Siamo convinti però di dover dare anche un contributo esterno. Abbiamo mobilitato 150 milioni di euro per risolvere le sfide sociali e ambientali più urgenti. I primi 50 milioni sono stati stanziati per aiutare le donne particolarmente vulnerabili. Durante la pandemia si è infatti evidenziato che le donne sono il segmento più colpito. È nostro dovere aiutare le organizzazioni a sostegno della quota rosa a sopravvivere economicamente e permettendo loro così di poter svolgere il proprio compito per la fascia della popolazione mondiale più vulnerabile. 100 milioni sono stati indirizzati invece alle problematiche ambientali, di cui la metà per promuovere l’economia circolare e l’altro 50% a sostegno di progetti volti a ripristinare habitat marini e terrestri degradati.
Speriamo che proponendo questo modello aziendale improntato alla sostenibilità e al sociale altri ci possano seguire in questa sfida, in questo obiettivo imprescindibile per riuscire a combattare i cambiamenti climatici del nostro presente e del nostro futuro".