Economia
La finanza va a teatro: a Milano l’educazione finanziaria di Ubi Banca
Al Teatro Studio Melato di Milano oltre 300 ragazzi per la Giornata dell’Educazione Finanziaria promossa da Ubi Banca con FEduF e Piccolo Teatro
UBI Banca, in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa e FEduF, Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, ha organizzato oggi a Milano la “Giornata dell’Educazione Finanziaria – Il Teatro è conoscenza del mondo e di sé” dedicata agli studenti delle scuole secondarie di II grado.
L’incontro, cui hanno partecipato oltre 300 studenti accompagnati dai docenti, è stato aperto dalle testimonianze di Letizia Moratti, Presidente del Consiglio di Gestione di UBI Banca, e Sergio Escobar, Direttore del Piccolo Teatro di Milano, che, moderati da Beppe Severgnini, hanno dialogato sui temi dell’educazione e della creatività invitando i ragazzi a riflettere e confrontarsi per immaginare insieme un futuro sostenibile attraverso la comprensione di ciò che avviene attorno a loro. A seguire, gli studenti hanno assistito a una conferenza-spettacolo sull’economia comportamentale realizzata dai divulgatori scientifici di Taxi1729, dedicata alle trappole cognitive in cui è facile cadere quando si affrontano alcune scelte, in particolare quelle economiche, attraverso percorsi di logica, matematica e psicologia cognitiva.
Originale l’idea di portare la finanza a teatro, grazie alla partnership con il Piccolo Teatro di Milano. Sergio Escobar, Direttore del teatro, ha spiegato il perché: “Credere che le tempeste, come quella finanziaria successiva al crollo di Lehman Brothers, arrivino per volere divino o per colpa di qualcuno al di sopra di noi (gli Dei della Finanza) non solo è inutile, ma anche dannoso. Dobbiamo sentire tutti la responsabilità dell’agire e dotarci di una bussola per saperci orientare in mare; compito del teatro è aiutare lo spettatore a porsi domande e a darsi strumenti nuovi di interpretazione della realtà”.
L’attenzione di UBI Banca ai temi dell’educazione finanziaria e al risparmio si rifà al principio dell’educazione come veicolo di sviluppo sostenibile in linea con le direttrici dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Iniziative come quella odierna rispondono a un preciso impegno dell’Istituto bancario in termini di responsabilità sociale nei confronti delle comunità in cui opera. Lo ha raccontato durante la mattinata Letizia Moratti che ad Affaritaliani.it ha aggiunto: “La sostenibilità finanziaria, come la sostenibilità sociale e ambientale, sono temi centrali per le prossime generazioni e un’opportunità di recuperare gli errori fatti da noi adulti. Nostra responsabilità è dare ai ragazzi gli strumenti affinché possano capire meglio il mondo, tra i quali anche come allocare in maniera ponderata i risparmi e fare spese sostenibili”.
“Oggi”, ha continuato Moratti, “uno dei temi più dibattuti è quello della sostenibilità sociale. In Italia esiste una forbice crescente tra domanda e offerta di servizi welfare. È in questo contesto che il privato può fare la differenza aiutando i cittadini, per esempio, a comprare casa, a prendersi cura degli anziani o a garantire l’istruzione ai ragazzi”. È quello che Ubi fa attraverso Ubi Comunità, Ubi Welfare e con questi progetti di educazione finanziaria. “Obiettivo di una banca”, ha concluso Moratti, “non è solo quello di erogare prestiti ma di mettere le persone nelle condizioni di capire come amministrare la propria vita e tutelare i propri risparmi. È partendo dai giovani che possiamo aiutare le famiglie in questo percorso virtuoso”.
La sostenibilità per Ubi Banca: il progetto Ubi Comunità
Per Ubi Banca, la partecipazione alla Strategia nazionale per l’educazione finanziaria si attua attraverso l’Area UBI Comunità, che interagisce con le istituzioni al fine di promuovere partnership tra soggetti pubblici, soggetti del profit e del non profit, per elaborare iniziative che generano valore condiviso.
Uno dei progetti più significativi messi in campo a favore di uno sviluppo economico sostenibile è la promozione di un articolato piano di attività volte al rafforzamento del livello di alfabetizzazione finanziaria. Si tratta di un programma strutturato di iniziative educative, realizzato in collaborazione con FEduF e con le istituzioni locali, le scuole e i loro insegnanti su tutto il territorio nazionale, rivolto prevalentemente ai giovani in età scolastica. Questa attività, nell’ultimo triennio, ha coinvolto circa 40mila tra studenti e partecipanti ai diversi percorsi formativi che sono stati erogati e che, nell’ultimo anno, hanno toccato 25 province di tutto il territorio nazionale.