Economia
Lavoro, tasso di disoccupazione in calo al 10,6% nel 2018. Lo dice l'Istat
Nel 2018 salgono gli occupati, ma solo quelli a termine
Cala il tasso di disoccupazione dall'11,2% del 2017 al 10,6% nel 2018. Anche per i giovani c'e' un miglioramento di 2,6 punti fino a un tasso di disoccupazione giovanile del 32,2%. Il numero dei disoccupati complessivamente si riduce di 151 mila unita' (-5,2% fino a quota 2 milioni 755 mila), "in misura piu' intensa rispetto al 2017".
Il calo della disoccupazione riguarda sia le persone in cerca di lavoro da almeno 12 mesi (-82 mila, -4,9%) sia i disoccupati di breve durata. Anche nel quarto trimestre il tasso di disoccupazione si attesta al 10,6%, secondo i dati Istat. Risale cosi' di 0,3 punti rispetto al trimestre precedente mentre, nel confronto con un anno prima, diminuisce di 0,4 punti.
Su base annua, l'Istat spiega che "seppure a ritmi meno intensi, per il settimo trimestre consecutivo prosegue la diminuzione dei disoccupati (-105 mila in un anno, -3,6%) che interessa entrambi i generi, le diverse aree territoriali e tutte le classi di eta', a eccezione degli over50".
Il tasso di inattivita' cala al 34,3% nel quarto trimestre con una riduzione sia sul mese sia sull'anno. Nell'intero 2018 il numero di inattivi diminuisce per il quinto anno consecutivo (-125 mila, -0,9%) ma in misura minore dell'anno precedente. Il calo interessa soprattutto le forze di lavoro potenziali (-110 mila, -3,5%) e gli scoraggiati (-189 mila, -11,5%).
Nel 2018 si contano 192 mila occupati in piu' ma tale aumento riguarda solo i contratti a tempo determinato. L'Istat segnala che l'incremento di lavoratori dipendenti, aumentati di 215 mila unita' (+1,2%), si e' registrato esclusivamente per quelli a tempo determinato (+323 mila, +11,9%) mentre dopo quattro anni di crescita cala il tempo indeterminato (-108 mila, -0,7%).
Sebbene a ritmi meno sostenuti, prosegue per l'ottavo anno la diminuzione del numero di lavoratori indipendenti (-23 mila, -0,4%). Per il quarto anno cresce il lavoro a tempo pieno (+195 mila, +1,0%). Cala ancora leggermente il part time (-0,1%) ma non nella sua componente involontaria (+132 mila, 5,0%); l'incidenza del part time involontario raggiunge il 64,1% (+3,1 punti) sul totale del tempo parziale e l'11,9% sul totale degli occupati (+0,5 punti).