Economia

Lavoro, l'occupazione torna a crescere: spinta autonomi-dipendenti a contratto

A dicembre sale il tasso di occupazione in Italia per uomini, donne, dipendenti permanenti e autonomi. Il tasso di disoccupazione giovanile cala al 22,1%

Lavoro, a dicembre l’Istat registra 37mila occupati in più. Sull’anno il rialzo è di 334mila unità

Crescono in Italia i liberi professionisti (lavoratori autonomi) e i dipendenti permanenti, ovvero a contratto. Cala il numero di inattivi, così come la disoccupazione giovanile che si attesta al 22,1%. A trainare il mercato degli "attivi"- che crescono di ben 37mila unità- sono soprattutto uomini, donne, dipendenti permanenti e indipendenti. E' questo- in sintesi- il quadro delineato dall’Istat nell’ultima stima provvisoria di dicembre.  Nel dettaglio, il tasso di occupazione sale al 60,5% in crescita di 0,1 punti. L’aumento dei dipendenti permanenti e degli autonomi determina anche l’aumento dell’occupazione rispetto a dicembre 2021 in rialzo di 334mila, a fronte di un numero di dipendenti a termine che risulta inferiore di 30mila unità. Il numero di persone in cerca di lavoro cresce  dello 0,1%, pari a 2mila unità in più rispetto a novembre tra le donne, i 25-34enni e i maggiori di 50 anni.

Il tasso di disoccupazione totale è stabile al 7,8%, quello giovanile cala al 22,1% pari a 0,5 punti. La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni è in discesa dello 0,4%, pari a -54mila unità che coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di inattività scende al 34,3% pari a 0,1 punti. Confrontando il quarto trimestre 2022 con quello precedente, si registra un incremento del numero di occupati pari a un +0,4%, ovvero +100mila unità. La crescita dell’occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro: -1,2%, pari a -24mila unità e degli inattivi: -0,6%, pari a -83mila unità. 

Il numero di occupati a dicembre 2022 supera dunque quello di dicembre 2021 dell’1,5% in crescita di 334mila unità. L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa; il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,1 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,7 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. Rispetto a dicembre 2021, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-11,0%, pari a -242mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,7%, pari a -225mila).