Linkontro Nielsen chiude tra 5G, auto del futuro, robot, dominio della tecnica
La terza giornata de Linkontro Nielsen affronta temi di grande attualità come l'era del 5G, la mobilità del futuro, i robot, la crescita delle chatbot
Linkontro Nielsen chiude con un intenso dibattito tra 5G, auto del futuro, robot, dominio della tecnica
Francesco Daveri, professore di macroeconomia della SDA Bocconi, ha parlato delle possibili soluzioni alla minor occupazione legata all'avvento dell'Internet of Things, dall'idea di Bill Gates di tassare i robot a quella di Obama di sostenere i cinquantenni che perdono il lavoro e ne trovano un altro meno retribuito, dai programmi di formazione permanente ai prestiti di lungo termine. Daveri ha osservato che la legge di bilancio prevede 20 milioni, poca cosa ma pur sempre un inizio, per i programmi di integrazione salariale per chi si ricolloca dopo una crisi. E ha affermato che il reddito di cittadinanza per come concepito non sembra una risposta adeguata, perché prevede di dare reddito a chi non rifiuta 3 proposte di lavoro, che al sud potrebbero anche non arrivare mai. «Spero che le cifre che girano sul governo del cambiamento non siano quelle astronomiche che si sentono, spero prevalga il buon senso altrimenti lo spread dovrebbe essere molto più alto».
Linkontro Nielsen chiude con un intenso dibattito tra 5G, auto del futuro, robot, dominio della tecnica. Il 5G
Aldo Bisio, ad di Vodafone Italia, ha parlato della rivoluzione del 5G: «Il 5G è già arrivato: a Milano abbiamo iniziato la sperimentazione in una decina di siti, a fine 2018 l'80 % di Milano sarà coperta dal 5G, il che fa di Milano la città più 5G d'Europa. Il 5G nasce per risolvere 3 problemi di ordine tecnologico: la crescita dei dati sulla Rete, il 60% all'anno, in 5 anni le reti dovranno essere 10 volte più capienti. Inoltre il bisogno di avere tempi di risposta della rete inferiori a quelli del corpo umano, a oggi sono a 40 millisecondi e con il 5G si scende a 5 millisecondi. Infine la possibilità di passare da migliaia di sensori per cella a milioni di sensori per cella. Le applicazioni vanno dalla sanità all'industria, dalla mobilità all'entertainement. Quello dell'Iot è un grande tema, il massimo dell'innovazione soprattutto sociale avverrà grazie all'Iot. Un altro dei temi specie nelle grandi città è la mobilità, il 5G renderà le città molto più funzionali, fruibili, facili da vivere».
Linkontro Nielsen chiude con un intenso dibattito tra 5G, auto del futuro, robot, dominio della tecnica. Il futuro della mobilità
Sergio Solero, presidente e ad BMW Italia, ha affrontato il tema del futuro della mobilità: «le tecnologie che stanno confluendo ci fanno vedere una mobilità del futuro sicuramente diversa da come la conosciamo, ed è già in trasformazione. Quattro sono i trend principali, li abbiamo riassunti per ricordarceli meglio in 4 assi, aces in inglese: a sta per guida autonoma, c per automobile connessa, parte dell'internet of things, c sta per elettrificazione, s sta per shared e servizi, che è del tutto connesso alle prime tre lettere che ho citato. Quando un'auto sarà completamente connessa con l'ecosistema digitale, con la città intelligente, con la sensoristica, con i parcheggi, sarò possibile utilizzare l'auto in maniera completamente diversa rispetto a come facciamo e oensiamo oggi: pensate alla possibilità di prevedere il parcheggio dove volete lasciare l'auto, di scendere dove volete e l'auto andrà a parcheggiarsi da sola. Sembra fantascienza, ma lo vedremo nei prossimi 5-10 anni».
Linkontro Nielsen chiude con un intenso dibattito tra 5G, auto del futuro, robot, dominio della tecnica. Le nuove fuinzionalità di Google e i robot
Paola Scarpa, direttore di Google Italy, ha parlato delle ultime innovazioni di Google, da Google Lens che permette di conoscere il nome di un fiore inquadrandolo o di avere informazioni su un punto vendita, a google Translate che traduce scritte da tante lingue istantaneamente nello stesso modo, a Google maps and flights:ì che ti dice se una certa compagnia aerea è di solito in ritardo su una certa tratta. « È un momento magico, c'è una quantità di dati incredibile grazie a internet e ottimi modelli predittivi con una capacità computazionale a basso costo» ha sottolineato. Daniele Pucci, ricercatore dell'Istituto Italiano di Tecnologia, ha raccontato degli straordinari progressi dei robot e anche dei loro limiti, per esempio su teatri di crisi estrema come quello di un terremoto, oltre che dei primi tentativi in corso per insegnare agli umanoidi a volare.
Linkontro Nielsen chiude con un intenso dibattito tra 5G, auto del futuro, robot, dominio della tecnica. Galimberti e Giordano, Fantasia e Piccolo
Il filosofo Giuseppe Galimberti, da par suo, ha fatto da controcanto agli inni alla tecnica, spiegando come la stessa tecnica non sia nelle mani dell'uomo, ma al contrario l'uomo è diventato funzionario di apparati tecnici. Galimberti ha affermato che così come il denaro, se essenziale per produrre, vivere, per tutto, diventa fine e non mezzo, la stessa cosa è accaduta con la tecnica. Per questo l'Unione Sovietica, che nel 1960 era più avanti nella tecnologia, nel 1989 è crollata perché era rimasta invece molto indietro. Il filosofo ha affermato che frutto avvelenato del primato della tecnica è l'insensibilità dei carnefici dei campi di sterminio che non facevano che eseguire gli ordini dell'apparato, come i funzionari pubblici che si trincerano dietro a un “non mi compete”. Lo scrittore Mario Giordano ha parlato del paradosso italiano, per il quale alla crescita della tecnologia non corrispondono, per esempio, servizi adeguati in tanti campi, facendo l'esempiuo delle ferrovie del sudest, ancora a binario unico quando sono stati sequestrati 180 milioni di euro all'ex amministratore, che aveva assunto moglie, marito e figlio a 89mila euro al mese ciascuno per mettere in ordine la biblioteca della ferrovia. Dopo che Giovanni Fantasia, ad di Nielsen, ha tirato le somme sottolineando la velocità del cambiamento, la chiosa è stata affidata allo scrittore Francesco Piccolo, che ha confutato la diffusa vulgata dell'”Era meglio prima”, quel che il filosofo Zygmunt Bauman definisce Retrotopia, difendendo la forze delle cose e la volontà di stare nell'oggi.