Economia

Mcc si fonde con PopBari e CariOrvieto. Nuovo pressing a 5S: "Fusione con Mps"

I grillini: presenteremo il piano di banca pubblica a Draghi

Dopo Fratelli d’Italia, anche i grillini tornano all’attacco sul Montepaschi, chiedendo il rinvio della privatizzazione e rispolverando il vecchio progetto a 5S della Banca pubblica per gli investimenti con il Mediocredito di Bernardo Mattarella. "Come Movimento 5 Stelle da tempo, e a maggior ragione adesso dopo le difficoltà innescate dal Covid, riteniamo fondamentale ragionare sulla costituzione di una Bpi (Banca pubblica per gli investimenti), riconosciuta dall'Unione europea come Banca nazionale di promozione, abilitata ad agire nel mercato finanziario e a supportare il sistema privato”, scrivono i componenti M5S in commissione Finanze e bilancio del Senato.

"Lo studio del progetto - annunciano in una nota - e' già in campo e il Movimento 5 Stelle e' intenzionato a presentarlo quanto prima al presidente Draghi. Intendiamo essere di stimolo alla concretizzazione del piano proponendo di mettere in campo il rilevante patrimonio di professionalita' e di ramificazione territoriale del Monte dei Paschi, che potrebbe diventare uno degli elementi fondanti della nuova Bpi italiana congiuntamente al Mcc (Mediocredito Centrale) e alla sua partecipata Banca Popolare di Bari".

"Per questo - proseguono - riteniamo necessario rinviare il percorso di cessione per avere il tempo necessario a valutare soluzioni alternative allo stesso percorso di cessione, che rischia di rivelarsi distruttivo in termini di valore della banca senese. Le due banche ristrutturate, sotto la regia di Mcc, costituirebbero un'unica Bpi ridisegnando adeguatamente il modello di business e la struttura distributiva"

Intanto, il Mediocredito ha varato il nuovo piano 2021-23 che vede come strategia di crescita un'ulteriore specializzazione della banca a sostegno del Sud e delle imprese con focus maggiore sulle Pmi. In quest'ambito Mcc punta nel medio periodo a realizzare una "smart bank con anima digitale, orientata allo sviluppo delle economie di comunità e alla crescita del Mezzogiorno tramite il credito, la garanzia, i servizi e la finanza", si legge in una nota.

Di proprietà dell'agenzia pubblica Invitalia, Mcc punta a una crescita dei crediti alla clientela fino a uno stock di oltre 3 miliardi di euro al 2023, con oltre il 65% (più di 900 milioni) delle nuove erogazioni del 2023 a Pmi. Il piano prevede inoltre lo sviluppo del servizio del factoring con un turnover al 2023 di oltre 350 milioni.

Nell'ultimo triennio 2018-2020, il portafoglio crediti è passato da 1,1 miliardi a oltre 1,7 miliardi e la quota di finanziamenti al Sud è cresciuta dal 36% al 41,7%. Solo nell'ultimo anno i finanziamenti a piccole imprese del Sud sono raddoppiati. L'integrazione di Banca Popolare di Bari e della sua controllata Cassa di Risparmio di Orvieto nel costituendo gruppo bancario Mediocredito Centrale "assorbirà parte significativa delle forze gestionali della banca nell'implementazione di un complesso piano di rilancio e rifocalizzazione delle controllate sul proprio 'core business' al servizio dei territori di elezione".