Mediaset, nuova tegola giudiziaria su Bollorè. Rumors
Tegola giudiziaria per Vincent Bollorè: l'inchiesta Mediaset-Vivendi riaccende il faro della procura di Milano sull'indagine Premafin - holding della famiglia Ligresti poi finita nella galassia Unipol - e su nuove responsabilità penali del finanziere bretone. Si sta indagando, secondo alcune indiscrezioni, per capire se certe modalità d'acquisto sospette siano state replicate per salire nel capitale sociale del gruppo televisivo della famiglia Berlusconi. Lo scorso febbraio, dopo l'esposto presentato da Mediaset, Bollorè viene indagato per aggiotaggio.
Quando Vivendi rifiuta di rispettare l'accordo - lasciando intendere che la situazione finanziaria di Premium sia più grave di quanto fatto intendere inizialmente - Mediaset crolla in Borsa e i francesi rastrellano azioni. Per il gruppo di Cologno Monzese è un piano premeditato per avviare a prezzo di sconto una scalata ostile. Una modalità d'azione che ricorda la vicenda Premafin che costò a Bollorè e a due sue holding una sanzione di 3 milioni di euro - più l'interdizione per 18 mesi da cariche in società quotate italiane - per manipolazione del mercato.
el mirino della Consob finiscono operazioni del settembre-ottobre 2010 attraverso cui, alla vigilia dell'offerta Groupama, si fissa il "prezzo delle azioni Premafin a un livello artificiale" fornendo "indicazioni false e fuorvianti" sul loro reale valore. Una condotta sanzionata sul piano amministrativo e segnalata dal presidente della Consob, Giuseppe Vegas, alla procura di Milano: per Bolloré "potrebbe essere configurabile l'illecito di manipolazione del mercato", disciplinato dall'articolo 185 del Testo unico sulla finanza (decreto legislativo 58/1998).