Economia

Mediobanca, doppio colpo per Nagel. Glass Lewis è per la lista del Cda uscente

di Andrea Deugeni

Dopo il proxy advisor Iss, anche Glass Lewis consiglia il voto per il Cda proposto dal board uscente. Bocciate le proposte del fondo Bluebell di Bivona

Dopo le raccomandazioni di voto dello statunitense Iss, il Ceo di Mediobanca Alberto Nagel incassa anche quelle del britannico Glass Lewis. Il proxy advisor d'Oltre Manica, una delle voci più ascoltate dal mondo degli investitori istituzionali, ha appena messo nero su bianco le proprie indicazioni per l'assemblea di Piazzetta Cuccia del 28 ottobre, assise chiamata a rinnovare il consiglio di amministrazione e a modificare lo statuto sulla governance.

Glass Lewis consiglia agli asset manager ed hedge fund che hanno in portafoglio oltre il 52% del capitale della merchant bank milanese di votare la lista per il Cda proposta da board uscente e di "non votare quella (Assogestioni, ndr) presentata da un gruppo di investitori istituzionali che rappresentano il 4.76% del capitale e quella stilata da Bluebell Capital Partners e Novator Capital". Indicando quindi che la triade di vertice costituita dal presidente Renato Pagliaro, da Nagel e dal direttore generale Francesco Saverio Vinci va confermata. 

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Il proxy advisor spiega che, pur condividendo alcune preoccupazioni di Bluebell ma non la visione complessiva "sulla presunta perdita di posizione competitiva e sulla traiettoria discendente" (performance) della banca, la strategia messa sul tavolo dal fondo attivista londinese fondato da Giuseppe Bivona e da Marco Taricco e i suoi candidati proposti per il board non sono in questo momento quello che ci vuole per consentire a Mediobanca di affrontare le sfide che le si pongono all'orizzonte.

In particolare, Glass Lewis si chiede se i candidati "sarebbero capaci di lavorare in maniera costruttiva con gli altri membri del consiglio di amministrazione". "Alla luce delle incertezze e delle sfide che Mediobanca deve affrontare, riteniamo che gli azionisti non affiliati sarebbero serviti meglio supportando la lista del Cda uscente", ha spiegato il proxy advisor britannico, ricordando che ci saranno comunque due posti per i consiglieri di minoranza.

Promozione poi per la strategia disegnata da Nagel nell'ultimo piano industriale a novembre 2019, strategia definita "ragionevole e in linea con quelle adottate dai principali gruppi finanziari del mondo" e che "si è tradotta anche in crescita e ritorni finanziari ragionevoli". Piano che per il momento ha generato "un andamento del titolo e rendimenti complessivi per gli azionisti poco billanti, comunque più alti rispetto a quelli generati nell'ultimo periodo dai competitor italiani ed europei di Mediobanca". 

Ora che i proxy si sono espressi, compreso quello di minor di peso, Frontis, che ha suggerito di votare la lista di Bluebell, il vero ago della bilancia in assemblea resta il socio forte Leonardo Del Vecchio. Sembra invece uscire sconfitta Assogestioni, l'altra lista di minoranza con una presenza tradizionale in Mediobanca. 

@andreadeugeni