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Economia
Mediobanca, due settimane per definire la lista del cda. Altrimenti...
Alberto Nagel Francesco Milleri

Mediobanca, due settimane per decidere il rinnovo dei vertici

“Ancora tu. Ma non dovevamo vederci più?” cantava Lucio Battisti nel 1976. E chissà che non abbiamo iniziato a fischiettarla anche Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, e il duo Francesco Gaetano Caltagirone-Francesco Milleri. I quali, il secondo tramite la Delfin della famiglia Del Vecchio, detengono circa il 30% di Piazzetta Cuccia. Il 28 ottobre si terrà il consiglio di amministrazione per il rinnovo dei vertici e il tema rimane sempre lo stesso: andare avanti con il duo Nagel-Pagliaro, che governa Mediobanca ormai da più di tre lustri o iniziare una nuova stagione? E, nel caso, intorno a quali nomi?

Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, le prossime due settimane saranno decisive per trovare un accordo tra Nagel e la Delfin-Caltagirone. L’idea è quella di trovare una quadra sui nomi da presentare come lista del board che dovrà essere poi consegnata entro il 28 settembre. Da statuto, infatti, bisogna presentare i nomi 30 giorni prima della riunione, in modo da poter permettere ad altri di costruire liste, alleanze, idee. È qui che si combatte la partita a scacchi: Alberto Nagel vorrebbe ovviamente mantenere lo status quo, ma sa che l 30% di Delfin-Caltagirone non può essere ignorato. Può succedere, dunque, che se si presenta una lista condivisa si debbano inserire tra i 15 nomi almeno quattro vicini a Milleri. Come fa notare Stefano Righi sul Corriere, oltretutto, c’è anche il tema del presidente che deve essere analizzato. Renato Pagliaro non ha limiti o vincoli, ma magari dai due soci forti potrebbe arrivare la richiesta di una riduzione del peso della “vecchia” Mediobanca.

LEGGI ANCHE: Mediobanca, dialogo complicato Nagel-Milleri. Una chimera la lista condivisa

E se si pensasse di indicare un nuovo presidente, magari più vicino alle istanze dei due azionisti? Una possibilità percorribile ma non certo semplice. Intanto però quello che è certo è che il tempo stringe. Entro le prossime due settimane Nagel, Milleri e Caltagirone dovranno trovare una quadra: una lista di nomi condivisa (e condivisibile) da presentare. Altrimenti, come già emerso da alcune indiscrezioni, ci potrebbe anche essere un incredibile ribaltone con Delfin (ma non solo) pronta a presentare una sua lista di minoranza. Con esiti imperscrutabili. I risultati, mai come ora, sono dalla parte di Nagel. Ma dopo la “battaglia” di Generali c’è da star sicuri che non ci potrà essere una vittoria schiacciante di una sola parte. O si media o c’è il rischio di una nuova rottura. Le voci che arrivano ad Affari, per ora, parlano di rapporti cordiali e distesi. Ma il tempo corre. 
 

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