Economia
Coronavirus, la soluzione Mediobanca: struttura interna e vicinanza ai clienti
Com'è cambiata la vita lavorativa dei dipendenti e quali misure sono state messe in campo per aiutare il sistema Paese? Di seguito le principali iniziative
Istituzione di un Unità di Crisi, piattaforme tecnologiche, strumenti di welfare aziendale, donazioni e attenzione al cliente: come Mediobanca affronta l’emergenza Coronavirus.
Sin dall’insorgere dell’emergenza, la salute e la sicurezza dei dipendenti e dei collaboratori è stata la priorità per l’intero Gruppo Mediobanca che, forte di una struttura di governance e di una piattaforma tecnologica solida ed efficace, è stato in grado di adattarsi rapidamente alla nuova modalità di lavoro imposta dalle circostanze.
Per gestire l’emergenza, dall’insorgere del primo focolaio il 28 febbraio, Mediobanca ha tempestivamente provveduto ad istituire un’Unità di Crisi con l’obiettivo di adeguare la propria operatività ai decreti emessi, attivandosi per recepire tutte le misure restrittive adottate dalle istituzioni e aggiornando puntualmente i dipendenti attraverso newsletter dedicate.
La tecnologia ha permesso di massimizzare il lavoro da remoto per oltre tremila colleghi (circa 70% della popolazione totale), pur senza interrompere il servizio offerto ai clienti, assicurando così la continuità operativa per tutte le divisioni del Gruppo. In particolare, la piattaforma multicanale di Compass e CheBanca! ha permesso di limitare l’accesso alle filiali solo su appuntamento delegando alla gestione remota gran parte dell’operatività.
Numerose sono state le iniziative in favore dei dipendenti. A rafforzamento degli strumenti di welfare già esistenti, è stata attivata una copertura sanitaria integrativa in caso di contagio da Covid-19 sia per dipendenti che per consulenti finanziari oltre a un canale di supporto psicologico attivo 24/7. Si è lavorato molto inoltre sulla formazione a distanza su diverse tematiche, con l’obiettivo di fornire tutte le nozioni per una corretta gestione dell’emergenza emotiva e operativa: mindfulness, resilienza, comunicazione in tempo di crisi, tutoring per genitori con figli 0-6 anni e adolescenti, gestione delle riunioni da remoto, lavorare per obiettivi, postura e igiene nel lavoro da remoto, cybersecurity.
L’attenzione non è inoltre mancata verso le comunità di riferimento e le sue istituzioni. Gruppo Mediobanca con i suoi dipendenti hanno infatti donato 1,1 milioni di euro in favore della lotta contro il Covid-19. L'importo, devoluto alla Regione Lombardia, al Comune di Milano e all'Ospedale Sacco, è stato raccolto grazie all'impegno congiunto della Banca e dei suoi dipendenti hanno partecipato attivamente a una campagna interna di raccolta fondi.
A questa prima iniziativa ne stanno seguendo altre: CheBanca! ha deciso di devolvere l’equivalente dell’1x1000 della nuova liquidità vincolata nel mese di aprile su Conto Deposito a favore dell’emergenza Coronavirus. I primi 300.000 euro sono stati donati alla onlus Hope per l’acquisto di ventilatori polmonari, ecografi portatili e dispositivi di protezione.
La controllata Compagnie Monégasque de Banque ha invece deciso di donare €100mila euro a strutture ospedaliere monegasche per l’acquisto di strumenti di protezione per il personale sanitario.
In tutte le divisioni i colleghi hanno lavorato per non perdere il focus principale: l’attenzione al cliente. In questa fase sono stati intensificati i momenti di dialogo al fine di identificare la migliore soluzione in risposta ai bisogni dei diversi segmenti di clientela. In particolare, per intervenire tempestivamente e aiutare la propria clientela nell’attivazione delle misure legislative straordinarie anti-crisi, all’interno delle società del Gruppo sono stati istituiti team dedicati e procedure di istruttoria semplificate che velocizzano i tempi di lavorazione ordinari.
Diverse iniziative sono state attivate in favore dei clienti. Solo per citarne alcune: in CheBanca! è stato lanciato per il mese di aprile un tasso promozionale sulla nuova liquidità depositata. In Mediobanca Private Banking sono stati offerti servizi di consulenza nella strutturazione di veicoli e società che consentissero donazioni verso enti e iniziative di sostegno economico e beneficienza oltre a favorire contatti tra clienti e aziende sanitarie, istituti di assistenza e amministrazioni territoriali per poter dare il proprio contributo in termini economici o di fornitura di materiali. Nel Corporate Investment Banking è stata erogata liquidità a supporto dei clienti per fronteggiare le esigenze immediate ed è stata fornita assistenza nell’individuazione di fonti alternative alla finanza bancaria.