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Economia
Meloni supera anche l'esame di Fitch: rating confermato. "Governo stabile"
Giorgia Meloni

Fitch conferma rating Italia 'BBB', outlook stabile

Fitch ha confermato il Long-Term Foreign-Currency Issuer Default Rating (IDR) dell'Italia a "BBB" con un outlook stabile. Il rating dell'Italia - si legge nella nota - e' sostenuto dalla sua economia ampia, diversificata e ad alto valore aggiunto, dall'appartenenza all'Eurozona e dalla solidita' delle istituzioni. Queste caratteristiche creditizie sono bilanciate da fondamentali macroeconomici e fiscali deboli, in particolare da un debito pubblico molto elevato, da una politica fiscale relativamente poco rigorosa dopo la pandemia, da un potenziale di crescita economica ridotto e, piu' recentemente, da un contesto di rendimenti piu' elevati.

L'outlook stabile riflette la proiezione di Fitch di "una stabilizzazione del debito pubblico/PIL negli ultimi anni delle nostre previsioni, vicino al livello di fine 2022 (e simile al livello previsto nella nostra precedente revisione), un'attesa ripresa nell'esecuzione dei progetti finanziati dall'UE che forniscono un moderato sostegno alla crescita, e la continua ampia stabilita' della coalizione, che limita il rischio politico piu' marcato. Tuttavia, il significativo allentamento degli obiettivi fiscali ha indebolito il percorso di aggiustamento del deficit, con i rischi associati di un aumento dei rendimenti sulle nuove emissioni di debito e di non conformita' alle norme fiscali dell'Ue".

Fitch, su governo Meloni notevole pressione politica 

"Il sostegno pubblico al governo Meloni ha tenuto e la sua maggioranza parlamentare è più stabile di molte precedenti amministrazioni, offrendo una piattaforma per una pianificazione di medio-termine economica e di bilancio. In ogni caso si trova ad affrontare una notevole pressione politica affinché mantenga maggiormente i suoi impegni elettorali, pesando sulle prospettive di un maggiore consolidamento, come evidenziato dalle misure di riforma delle pensioni" respinte dalla coalizione. 

Pil: Fitch, +0,9% in 2023, +1% in 2024 e +1,3% nel 2025 

Fitch prevede che la crescita del Pil rallenti allo 0,9% nel 2023, dal 3,7% del 2022, a seguito della fine degli investimenti privati alimentati dall'edilizia e della moderazione dei consumi privati. In una nota l'agenza di rating spiega di prevedere una leggera ripresa della crescita del Pil, all'1,0% nel 2024 e all'1,3% nel 2025, favorita da un'accelerazione della spesa per la NextGenerationEU. Quest'anno l'esecuzione di NGEU e' stata nettamente inferiore agli obiettivi, ma si prevede che sara' sostenuta da una riorganizzazione per razionalizzare i progetti subnazionali e realizzare un maggior numero di progetti attraverso il settore privato.

Inflazione: Fitch, al 2,9% nel 2024 e al 2,1% nel 2025

Secondo le proiezioni di Fitch, l'inflazione italiana, che "in ottobre e' scesa bruscamente all'1,8% (con un'inflazione di fondo piu' vischiosa al 4,2%), si attestera' in media al 2,9% nel 2024 e al 2,1% nel 2025". Lo si legge in una nota in cui l'agenzia ha confermato il rating dell'Italia con outlook stabile.

Conti pubblici: Fitch stima deficit al 5,2% nel 2023

Fitch prevede un deficit pubblico del 5,2% del Pil per il 2023, dall'8,0% del 2022, con una revisione al rialzo di 0,8 punti percentuali rispetto all'ultima revisione di maggio. La sottoperformance - spiega Fitch in una nota in cui conferma il rating BBB- e' dovuta all'impatto delle agevolazioni fiscali sugli investimenti residenziali (Superbonus) che hanno superato le aspettative del governo dell'1,1% del Pil. Da maggio l'agenzia di rating ha anche aumentato di 1 punto percentuale la previsione di deficit per il 2024, portandola al 4,5%, leggermente al di sopra del nuovo obiettivo del governo. Il progetto di bilancio per il 2024 prevede una manovra fiscale netta di 0,7 punti percentuali, di cui 0,5 punti percentuali derivanti da un taglio delle tasse sul lavoro. Fitch prevede che il deficit si riduca al 3,9% del Pil nel 2025. 

Conti pubblici: Fitch stima debito 2023 a 140,3%, poi in salita

Fitch prevede che il debito pubblico/Pil scenda di 1,4 punti percentuali quest'anno al 140,3%, meno dei 2,2 punti percentuali dell'ultima revisione. L'agenzia, nell'analisi in cui conferma il rating dell'Italia, stima che il debito/Pil aumenti gradualmente fino a raggiungere il 141% alla fine del 2025.

L'agenzia spiega di considerare un rischio consistente che l'Italia entri in una procedura per deficit eccessivo dopo il ritorno in vigore delle norme di bilancio dell'Ue, dato che il suo deficit non scendera' sotto il 3% del Pil fino al 2026 secondo i piani del governo. Per Fitch la probabilita' che cio' comporti l'inammissibilita' delle obbligazioni italiane allo strumento di protezione della trasmissione della Bce (TPI) e' significativamente inferiore. Tuttavia - osserva l'agenzia - l'applicazione e la tempistica delle norme fiscali dell'Ue sono attualmente soggette a un grado di incertezza molto elevato". 

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