Montepaschi verso la fine del calvario. Rumors: entro luglio diventa pubblica
Secondo le indiscrezioni, la banca senese sarebbe a un passo dall'accordo con Bruxelles sul piano
La bozza del piano di Banca Mps è passata al vaglio del consiglio di amministrazione e, nei prossimi 15 giorni, dovrebbe ricevere l'ok della DgComp di Bruxelles. Ieri, scrive MF, gli amministratori della banca senese hanno esaminato con attenzione l'architettura quasi definitiva dell'operazione su cui hanno lavorato gli advisor Mediobanca e Lazard e lo studio legale Bonelli Erede.
Dopo mesi di trattativa sembra che la maggior parte degli aspetti siano stati ormai smarcati, grazie anche a un percepibile ammorbidimento di Dg Competion registrato negli ultimi giorni. A cominciare dalle richieste sul taglio dei costi (l'Ue vorrebbe un cost/ income al 39-40% che corrisponderebbe a un taglio di 10 mila dipendenti su un totale 25 mila).
A Siena si ritiene che l'accordo definitivo possa essere raggiunto nella settimana tra lunedì 5 e domenica 11 giugno. Con la banca che potrebbe finire sotto l’ombrello statale nei tempi previsti, dunque entro luglio dopo aver risolto il problema Npl (Atlante dovrebbe rilevare le mezzanine notes e buona parte delle junior; il resto a investitori specializzati come il Credito Fondiario, doBank e il fondo Elliott).
Secondo MF, l’ipotesi che circola a Bruxelles è che l’organo guidato da Margrethe Vestager abbia impresso un’accelerazione al dossier Mps per arrivare a un accordo in tempi rapidi e poi concentrare attenzione ed energie su Bpvi e Veneto Banca. Tramonta così definitivamente l’idea, caldeggiata nel Nord Est e in alcuni ambienti del governo italiano, di varare i salvataggi in un unico pacchetto.