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Flexible working, le nuove dimensioni del lavoro in Amgen Italia
Nel nostro Paese coinvolti dal lavoro ibrido 3,6 milioni di persone
Questo modello, validato da un ‘Accordo sul lavoro agile’ e sottoscritto con le rappresentanze dei lavoratori, si svincola dagli orari e dagli spazi e combina i vantaggi del lavoro da remoto e in presenza lasciando ai dipendenti facoltà di scelta. Tra gli aspetti più qualificanti, la possibilità di distribuire le 8 ore lavorative su un intervallo di tempo più ampio (dalle 7 alle 20), svolgere il lavoro da remoto ovunque ci si trovi, garantendo la presenza in sede un minimo di due giorni al mese per beneficiare del lavoro in team e favorire lo scambio di esperienze.
Amgen, 300 dipendenti in Italia, è tra i leader mondiali nelle biotecnologie farmaceutiche, con una forte cultura inclusiva, da sempre impegnata nello sviluppo di politiche orientate al coinvolgimento dei propri collaboratori, al rispetto delle loro esigenze e alla valorizzazione delle loro potenzialità.
“La scelta di promuovere una formula così ‘decisa’ di flexible working, è frutto di un’organizzazione matura che incentiva, ormai da molti anni, modelli di lavoro agile.” Dice Livia Alessandro, Direttore Risorse Umane di Amgen Italia “Alla base c’è la fiducia nei dipendenti e una forte propensione all’ascolto; favorire un approccio flessibile ai tempi di lavoro si inserisce in un percorso che mira a un sempre più attivo coinvolgimento del collaboratore, consentendo di valorizzare al meglio le sue capacità, esaltandone il contributo e il senso di responsabilità verso gli obiettivi dell’azienda.”