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IIA, l’Insurtech italiano punta sull’Intelligenza Artificiale: 88% delle aziende investe nelle nuove tecnologie
I dati dell'Osservatorio anticipano l'edizione 2024 dell’Italian Insurtech Summit, in programma il 21 e 22 novembre presso il Milano LUISS Hub
IIA, Insurtech Investment Index: boom di investimenti in intelligenza artificiale nel 2024
Il settore insurtech italiano vive un momento di forte crescita, spinto da un boom di investimenti in intelligenza artificiale, come rivelano i dati aggiornati dell’Insurtech Investment Index. L’indice, ideato dall’Italian Insurtech Association (IIA) e monitorato dall’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, ha confermato per il 2024 un punteggio di 20 su 30, in crescita rispetto ai 14 punti del 2022, segnalando una maturazione del settore assicurativo verso l’adozione di tecnologie avanzate.
Questa accelerazione è stata discussa oggi in occasione della conferenza stampa dell’Italian Insurtech Summit, in programma il 21 e 22 novembre presso il Milano LUISS Hub. Al centro dell’interesse delle compagnie assicurative italiane troviamo proprio l’intelligenza artificiale, con l’88% delle aziende che ha investito in progetti o partnership in quest’area nei primi sei mesi dell’anno. Le applicazioni principali riguardano la gestione dei sinistri, la sottoscrizione delle polizze e i processi di back-office, ambiti in cui l’AI ha dimostrato di migliorare significativamente l’efficienza e la rapidità delle operazioni.
L’Index mostra anche un’ulteriore crescita delle collaborazioni tra startup e compagnie assicurative: nel 2023, le partnership sono aumentate dell’80% rispetto all’anno precedente, arrivando a quota 45. Questi legami, insieme ai progetti interni delle compagnie, hanno spinto gli investimenti complessivi nel settore a 44,8 milioni di euro, in crescita dell’89% rispetto ai 23,7 milioni del 2022.
Secondo le previsioni dell’IIA, il 2024 potrebbe diventare un anno record per gli investimenti in AI: si stima che entro fine anno verranno stanziati circa 50 milioni di euro, con una proiezione che prevede il raggiungimento dei 90 milioni nel 2025. “L’Insurtech ha superato la fase esplorativa e sta consolidando l’ecosistema grazie agli investimenti crescenti, che dimostrano come l’industry abbia colto l’importanza di innovare per migliorare i processi e ampliare il mercato”, ha dichiarato Filippo Maria Renga, Direttore dell’Osservatorio Fintech & Insurtech.
Nel 2024, le compagnie assicurative italiane hanno investito soprattutto nell’integrazione dell’AI nella gestione dei sinistri (71%), migliorando la velocità e la qualità delle risposte ai clienti, e nell’amministrazione dei contratti e gestione del cliente (52%), ambiti dove l’automazione ha portato processi più fluidi e personalizzati. L’intelligenza artificiale ha trovato spazio anche nella sottoscrizione delle polizze e nella gestione del rischio (50%), aumentando la precisione delle analisi e la capacità predittiva del settore.
La digitalizzazione dei processi di back-office ha ricevuto un’attenzione particolare: l’88% delle compagnie ha utilizzato l’AI per automatizzare le attività interne, consentendo una gestione più efficace e flessibile. Inoltre, alcune tecnologie specifiche stanno trovando un’ampia adozione: chatbot e assistenti virtuali (78%), AI generativa (76%) per risposte personalizzate, Machine Learning (73%) per l’analisi predittiva dei rischi e Robot Process Automation (45%) per la gestione documentale.
Nonostante i progressi, l’adozione dell’AI in campo assicurativo presenta ancora diverse difficoltà. Tra le principali problematiche riscontrate emergono l’integrazione con le infrastrutture esistenti (62%) e le preoccupazioni etiche (52%), seguite da questioni di privacy (57%) e conformità normativa (48%). “Per superare queste sfide e rimanere competitivi, le compagnie assicurative devono investire non solo in tecnologie, ma anche in nuove competenze”, ha commentato Simone Ranucci Brandimarte, Presidente di IIA, anticipando che entro il 2030 oltre la metà delle polizze includerà almeno un elemento di AI.
La spinta verso l’innovazione, alimentata dalla collaborazione tra compagnie e startup, è destinata a crescere, ma resta cruciale garantire finanziamenti adeguati per competere a livello europeo.