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Linate, SEA presenta la mostra "I Giusti e le nazioni"

Un progetto espositivo di 24 pannelli rende omaggio a coloro che hanno cercato di aiutare agli ebrei che dovevano nascondersi dalla persecuzione

Giornata della Memoria, SEA inaugura a Linate la mostra "I Giusti e le nazioni" a cura dell’Associazione Figli della Shoah

SEA ha inaugurato oggi la mostra "I Giusti e le nazioni", realizzata in collaborazione con l’Associazione Figli della Shoah. Nell’area check-in dell’aeroporto di Linate è esposto un progetto composto da 24 pannelli che rende omaggio ai “Giusti”, cioè a coloro che hanno cercato di aiutare, assistere e in alcuni casi salvare la vita agli ebrei che dovevano nascondersi dalla persecuzione. Grazie a questa mostra inedita, SEA si impegna così, ancora una volta, a non dimenticare. 

Negli anni ’60, l’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme sviluppò un progetto internazionale per assegnare il titolo di “Giusto fra le Nazioni” alle persone non ebree che, disinteressatamente e mettendo a rischio la propria vita o quella dei loro famigliari, salvarono gli ebrei durante la Shoah. Da allora il concetto di “Giusto” che risale al Talmud, testo fondamentale della religione ebraica, è diventato un simbolo importante ed universale.

Durante il secondo conflitto mondiale il destino dei cittadini ebrei nei territori del Terzo Reich e nelle nazioni da loro occupate, dipese sia dalla politica tedesca e collaborazionista, sia dall’atteggiamento delle popolazioni locali. Nella gran parte dei casi, infatti, i cittadini scelsero di ignorare la persecuzione e l’eliminazione dei loro vicini ebrei. Il terrore che i tedeschi instillarono nelle popolazioni locali, unito alla tendenza umana al conformismo, portarono la maggioranza silenziosa a concentrarsi sulle difficoltà personali e a non interessarsi alla sorte degli ebrei.

Talvolta, la situazione insostenibile degli ebrei venne persino sfruttata per trarne profitto: questi ultimi furono ricattati con minacce di denuncia e le loro proprietà depredate all’atto della deportazione. Il collaborazionismo con i tedeschi si manifestò nella delazione riguardo a ebrei nascosti, nella partecipazione al loro arresto e addirittura nel loro assassinio. Questo progetto espositivo, grazie ai documenti tratti dagli archivi dell’Istituto dello Yad Vashem, desidera rendere omaggio a coloro che, viceversa, si prodigarono attivamente per prestare assistenza agli ebrei e per salvargli la vita e che costituirono purtroppo, in termini numerici, un fenomeno marginale: questa mostra è dedicata a loro.