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Terna: riavviato l’iter autorizzativo per il riassetto della rete elettrica nell’area sud-ovest di Roma
È prevista la costruzione di una nuova Stazione Elettrica a 380/150 kV denominata “Roma Sud-Ovest” nella zona di Ponte Galeria
Terna: al via l'iter per il riassetto della rete elettrica nell'area sud-ovest di Roma, 85 milioni di euro per potenziare affidabilità e sostenibilità
È stato riavviato il processo autorizzativo per il progetto di "Riassetto della rete elettrica di alta tensione" nel quadrante sud-ovest di Roma. Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha convocato la Conferenza dei Servizi Decisoria per il rilascio delle autorizzazioni necessarie. Terna, gestore della rete elettrica nazionale, ha pubblicato l’elenco delle particelle territoriali coinvolte nel progetto, già approvato grazie al Decreto di Compatibilità Ambientale, dopo una sospensione iniziale.
L’intervento prevede un investimento di circa 85 milioni di euro per la costruzione di 18 km di elettrodotti in cavo interrato e più di 15 km di linee aeree, che permetteranno la demolizione di circa 24 km di linee obsolete e la rimozione di 90 tralicci, riducendo così l’impatto ambientale e visivo per i residenti. In particolare, è prevista la costruzione di una nuova Stazione Elettrica a 380/150 kV denominata “Roma Sud-Ovest” nella zona di Ponte Galeria, che sarà connessa ai nuovi elettrodotti locali. Il progetto include inoltre il potenziamento della linea a 150 kV Lido N.-Vitinia-Tor di Valle, che sarà collegata alla nuova stazione, e la realizzazione di varianti a elettrodotti esistenti nelle zone di Selvotta, Castelluccia e Vallerano, allontanando le infrastrutture dalle aree densamente popolate.
L’iniziativa porterà miglioramenti significativi all’affidabilità della rete e alla qualità del servizio, in linea con gli obiettivi di Terna di ottimizzare l’infrastruttura energetica e minimizzare l’impatto ambientale. Quest’opera rientra nel piano più ampio di riassetto della rete elettrica della Capitale, che richiede un investimento complessivo di 500 milioni di euro, destinato a creare circa 45 km di nuovi collegamenti, la metà dei quali in cavo interrato, e a rimuovere oltre 120 km di linee aeree.