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Vincenzi: “L’Italia deve puntare alla sovranità idrica”

Il Presidente ANBI al Governo. “Abbiamo un piano pronto e condiviso”

Il piano laghetti di ANBI e Coldiretti

Senza sovranità idrica non si può puntare a quella alimentare e nemmeno a quella energetica. Lo afferma ad Affaritaliani.it il Presidente di ANBI (l’associazione nazionale dei consorzi di bonifica e irrigazione) Francesco Vincenzi

“L’autunno e l’inverno sono, come ovvio i mesi dell’anno in cui il sistema idraulico accumula risorse. Dopo l’estrema siccità che abbiamo vissuto in questa lunghissima estate rischiamo che precipitazioni troppo abbondanti possano creare danni e distruzioni. Ma il vero punto è la conservazione della risorsa acqua”

Cosa intende?

Il nostro Paese conserva solo il 10% della pioggia che cade in un anno, per non parlare di quanta se ne perde lungo gli acquedotti. Gli altri paesi del Mediterraneo come Spagna e Portogallo da anni hanno avviato programmi e investimenti per riuscire a immagazzinare la pioggia, arrivando anche al 35%. Preservare la risorsa acqua significa garantire acqua per il consumo animale, per l’agricoltura, per la produzione di energia. Abbiamo pronto un piano di bacini medi e piccoli (il piano laghetti Ndr) che può risolvere i problemi di tanti territori e garantire un flusso continuo di energia elettrica. Perché oggi non c’è solo l’idroelettrico, i bacini artificiali vengono coperti con pannelli solari galleggianti che per di più in estate fermano l’evaporazione dell’acqua. Non può esserci sovranità alimentare se non c’è anche sovranità idrica. Senza contare il fatto che il controllo delle acque significa anche controllo del territorio, del sistema idrogeologico, e sappiamo quanto il nostro Paese sia fragile. Ecco quindi che investire oggi sull’acqua vuol dire preservare il futuro. Speriamo che questo Governo dia le risorse necessarie” conclude Vincenzi.