Economia
Partite Iva, tasse pagate a rate per le scadenze fiscali. La nuova riforma
La proposta dell'Agenzia delle Entrate piace al governo. Si va verso l'approvazione in autunno. Prelievi automatici dal conto corrente
Scadenze fiscali, tasse pagate a rate per le partite iva. La nuova riforma
La crisi economica in Italia, in seguito al Coronavirus, si fa sentire non solo per i cittadini ma anche per le casse dello Stato. Ieri si è abbattuta su più di 4 milioni di contribuenti - si legge sul Messaggero - la tempesta perfetta del fisco, dopo il mancato rinvio a settembre dei versamenti degli acconti e dei saldi delle imposte sui redditi, programmati in precedenza per la fine di giugno e già spostati al 20 luglio e al 20 agosto (con maggiorazione dello 0,4%). Proprio Confcommercio ha lanciato l'allarme: "Le aziende non hanno liquidità sufficiente in questa fase". Sul piede di guerra pure i commercialisti che in seguito alla decisione di non concedere un'ulteriore proroga sono arrivati a minacciare lo sciopero e oggi illustreranno le forme di protesta. Mentre i partiti dell'opposizione hanno invitato i contribuenti alla disobbedienza tributaria.
Per far fronte a queste problematiche, dal direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, arriva una proposta che piace al governo: la cash flow tax. Per le partite iva avanza l'ipotesi di poter pagare le tasse a rate, con prelievi direttamente effettuati attraverso i conti correnti. La soluzione proposta dal direttore dell'Agenzia delle Entrate eliminerebbe il meccanismo dei saldi e degli acconti annuali che crea non poche difficoltà a più di 4 milioni di contribuenti, cancellerebbe dal calcolo del reddito rimanenze e ammortamenti alleggerendo lo stock di credito d'imposta e dulcis in fundo permetterebbe allo Stato di approvvigionarsi con flussi di cassa più regolari. L'idea piace a tutta la maggioranza ed è destinata a diventare una delle principali novità della riforma del fisco. Tributaristi di spicco, come Vittorio Emanuele Falsitta, si sono schierati in queste ore con Ruffini, spiegando che innovazioni di questo tipo hanno il potenziale per cambiare in meglio la relazione tra fisco e contribuenti oltre che tra Stato e cittadini.