Economia
Pensioni, allarme rosso: spesa previdenziale al 443% del Pil. I giovani lavorano meno e guadagnano troppo poco. Effetti e conseguenze
Il sistema previdenziale italiano è a rischio sostenibilità, problemi in prospettiva. Gli under 30 prendono in media 14mila € all'anno. Il report annuale
Pensioni, i numeri sugli under 30: l'assegno per una vecchiaia serena "piange"
Il rapporto annuale sullo stato di salute del sistema pensionistico in Italia fotografa una situazione allarmante, la spesa previdenziale è al 443% del Pil. Il problema non riguarda l'immediato ma il futuro prossimo e in particolare le nuove generazioni. Il sistema previdenziale italiano è a rischio sostenibilità. Il rapporto dell’Istituto evidenzia come i giovani lavorino meno e guadagnino anche meno. A fronte di una retribuzione media annua di fatto pari nel 2023 a quasi 26 mila euro per i lavoratori dipendenti (pubblici e privati, esclusi lavoratori domestici e operai agricoli), gli under 30 - riporta Milano Finanza - guadagnano poco più di 14 mila euro, quindi poco di più della metà; inoltre, in tale fascia d'età, i dipendenti pubblici guadagnano circa 6-7 mila euro di più dei loro coetanei del settore privato.
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Se il bilancio dell’Inps si è chiuso per il terzo anno in positivo e l’occupazione aumenta (i lavoratori iscritti all'Inps con almeno una settimana di contributi nel 2023 sono stati 26,6 milioni, oltre 1,08 milioni in più del 2019) l’età media della pensione superiore ai 64 anni, sommata alle dinamiche demografiche e inflazionistiche, - prosegue Milano Finanza - crea problemi in prospettiva. Secondo l’Istituto si è registrato un aumento lordo dei salari del 6,8%, a fronte di un aumento dei prezzi attorno al 15-17%. L'aumento delle retribuzioni monetarie è del 10,4% netto tra il 2021 e il 2023, anche grazie agli interventi di decontribuzione.