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Economia
Piaggio punta sul design per far correre la Vespa sul mercato Usa

Colaninno come Marchionne? Per anni il compianto manager dal pullover blu ha puntato sulla valorizzazione dei singoli brand del gruppo Fiat Chrysler Automobiles, facendo leva sul design e sul marketing là dove non poteva far leva su investimenti in innovazione e sviluppo allo stesso livello dei suoi diretti concorrenti.

Un caso emblematico è quello della Cinquecento: smettendo di essere un prodotto economico, per le masse, la citycar più famosa al mondo sin dagli anni Ciquanta rinnovata nel design ha negli anni proposto nuove motorizzazioni e nuova linea di comunicazione. Cosa che ha consentito di riposizionarla in nuova fascia di mercato e, soprattutto, su una nuova fascia di prezzo.

Ora Piaggio sembra pronta a imitarne la strategia, con l’accordo siglato tra Vespa e Sean Wotherspoon, artista californiano considerato uno degli astri nascenti della moda giovane negli Stati Uniti. L’obiettivo dichiarato è creare attorno al brand Vespa una community di giovani che vogliano divertirsi giocando con la moda, muovendosi per le strade, “colorandole con stile e gioia allo stesso tempo”. E al tempo stesso, c’è da scommetterlo, provare a sfruttare i segnali di miglioramento visti nel primo semestre anche sul mercato americano degli scooter, ancora in calo ma a ritmi meno accentuati.

Con Wotherspoon, spiega Michele Colaninno, “c’è stato subito un grande feeling e non ci sono dubbi, ne uscirà qualcosa di spettacolare. E non poteva che succedere qui, in California, dove nascono le nuove tendenze che influenzano gli stili di vita di tutto il mondo”. Ma, spiega l’amministratore delegato di Omniaholding, che controlla Immsi (a cui fa capo il 50,18% del Gruppo Piaggio), questo è solo l’inizio “di una serie di collaborazioni che nel prossimo futuro porteranno Vespa e gli altri nostri fantastici marchi come Moto Guzzi e Aprilia, a essere sempre più presenti nel mondo del design e della moda a cui naturalmente appartengono”.

Wotherspoon definierà i canoni estetici di un’edizione speciale e limitata di Vespa Primavera e di un casco dedicato e disegnerà una esclusiva “capsule collection” di streetwear, ha fatto sapere l’azienda di Pontedera, dando appuntamento per una prima presentazione a Eicma 2019 (in calendario a novembre a Milano), mentre per vedere i prodotti sul mercato si dovrà attendere la primavera del prossimo anno. Ma Piaggio non guarderà solo a ovest, dove il piano strategico del gruppo prevede anche l’introduzione nel mercato americano di prodotti “premium” Aprilia e Moto Guzzi e il rafforzamento della rete di vendita.

Nel corso della presentazione dei risultati del primo semestre di Immsi il gruppo che fa capo alla famiglia Colaninno ha sottolineato il miglioramento di Piaggio sui mercati globali, “in coerenza con l’impegno a confermare la posizione di leadership nel mercato europeo delle due ruote”, sfruttando al meglio la ripresa prevista attraverso un ulteriore rafforzamento della gamma prodotti sia scooter sia moto, “e a mantenere le attuali posizioni sul mercato europeo dei veicoli commerciali”, rafforzando la rete di vendita.

Piaggio intende inoltre consolidare la propria presenza nell’area Asia-Pacifico, “esplorando nuove opportunità nei paesi dell’area, sempre con particolare attenzione al segmento premium del mercato” ma anche rafforzare le vendite nel mercato indiano dello scooter e dei veicoli commerciali. Per essere chiari si parte da vendite nette che nel primo semestre sono state pari a 817,6 milioni di euro, contro i 729,6 miloni della prima metà del 2018, con un margine lordo del 30,6% (poco sotto il 31,3% di un anno prima), un Ebit di 75,1 milioni (contro 61,9 milioni) e un utile netto di 34,6 milioni (da 26,7 milioni).

Insomma: il fascino del “made in Italy” sarà una delle leve stragetiche che verranno sfruttate fino in fondo, ma anche l’innovazione, in particolare nell’ambito delle propulsioni elettriche ed eco-sostenibili, e il rafforzamento delle reti di vendita e delle alleanze sono servite e serviranno a rafforzare i numeri del gruppo: la “lezione Marchionne” appare essere stata assimilata nella sua totalità. Per ora questo non basta a evitare nuove prese di profitto a Piazza Affari, dove il titolo chiude sotto i 2,73 euro dopo aver raggiunto nelle scorse sedute i massimi da circa 4 anni, appena sotto i 3 euro per azione.

Un livello che corrisponde al target price indicato da Mediobanca, mentre per Fidentis il titolo può arrivare a 2,9 euro e per Banca Imi a 3,4 euro. In compenso il risultato da inizio anno resta più che positivo e vicino al 50% di guadagno. Segno che la borsa nella rivoluzione “alla Marchionne” di Piaggio continua a crederci.

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