Economia

Rcs, Blackstone aggressivo: opzione cause riunite e richiesta unica di danni

Dopo l'arbitrato in Italia, il fondo americano riparte con la causa a New York con una strategia più aggressiva. Ecco quale

BlackStone torna all’attacco nella causa contro Rcs intentata dal fondo statunitense sulla mancata vendita della sede del Corriere della Sera ad Allianz dopo il lodo arbitrale a Milano a lui favorevole. Secondo quanto riporta la Stampa, gli avvocati del gruppo a stelle e strisce hanno scritto ai giudici della Supreme Court per informarli che hanno vinto questo giudizio in Italia: entro il 30 giugno prossimo comunicheranno se vogliono emendare i loro procedimenti, o andare avanti con quelli già presentati.

Nel novembre del 2013 Rcs aveva venduto i tre stabili di via Solferino, via San Marco e via Balzan a Blackstone, per 120 milioni, riaffittando poi i locali. Immobili po messi in vendita ad Allianz per 250 milioni di euro. Tre giorni dopo gli americani avevano ricevuto una lettera di Cairo che dichiarava nullo l’atto del 2013, perché il fondo si era approfittato delle difficili condizioni della sua compagnia per costringerla a svendere gli edifici.

Secondo quanto riporta Milano Finanza, l'investitore immobiliare più grande al mondo gestito da presidente e Ceo Stephen Allen Schwarzman intende definire una strategia legale aggressiva. Perchè come si legge nella lettera inoltrata nella giornata odierna dallo studio legale Kirkland&Ellis LLP ad Andrew Borrok, giudice del secondo distretto del tribunale newyorkese, Blackstone sta valutando l'opportunità di unificare le due istanze di risarcimento danni (per ingerenza illecita nei rapporti commerciali, calunnia, violazione del contratto e del patto di buona fede e correttezza) depositate lo scorso 20 novembre 2018: cause congelate dal giudice Saliann Scarpulla in attesa della definizione del Lodo Solferino, oltre che dell'inchiesta per usura aperta dalla Procura di Milano che poi ha chiesto l'archiviazione della stessa alla quale si è opposto il piccolo socio Rcs che aveva presentato la denuncia. 

Come scrivono i legali di Kirkland&Ellis, "i querelanti presenteranno entro il 30 giugno un reclamo modificato, tenendo conto della decisione e dei risultati del collegio arbitrale di Milano, o informeranno l'avvocato dell'imputato che i querelanti non intendono presentare un reclamo modificato (e procederanno con il reclamo corrente)".

Tradotto? Unificando la doppia causa alla casa editrice italiana (300 milioni) e al suo proprietario (300 milioni), non è escluso che Blackstone, riporta il quotidiano del gruppo Class,  invece che chiedere i danni a Rcs e Urbano Cairo decida di rifarsi esclusivamente o sull'azienda milanese di via Rizzoli proprietaria, tra gli altri asset, del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport, o contro l'imprenditore piemontese che controlla il gruppo attraverso la Cairo Communication (65,3% dei diritti di voto). In Borsa il titolo che edita il CorSera reagisce negativamente: le azioni Rcs Mediagroup perdono lo 0,9% in Borsa in una giornata complessivamente fiacca per i listini azionari, mentre i titoli dell'azionista Cairo Communication cedono l'1%.