Economia

Gucci silura un altro direttore creativo: dietro l'addio di De Sarno la crisi delle vendite del gruppo Kering

L'addio di De Sarno cade a ridosso della sfilata Gucci del 25 febbraio e della presentazione dei conti 2024, che si preannunciano disastrosi. Intanto, è già partita la corsa al suo successore

di Rosa Nasti

Gucci cambia ancora: l’addio di De Sarno e il crollo delle vendite di Kering

Una storia che si ripete. Un direttore creativo va, un altro viene: niente di nuovo in casa Gucci. A due anni dal suo arrivo, Sabato De Sarno lascia la maison italiana con una nota pubblicata direttamente dal Gruppo Kering: "Gucci annuncia oggi la fine della sua collaborazione con il direttore creativo". Sorpresa per alcuni, ma non per chi segue da tempo il marchio dalla doppia G.

Se De Sarno è il più rapido a uscire di scena, il turnover dei direttori creativi non è di certo una novità: Frida Giannini nel 2015, Alessandro Michele, ora a capo di Valentino, nel 2022. Viene da chiedersi se dietro queste defezioni ci sia qualcosa di più profondo. Il tempismo, d'altronde, non è casuale. L'addio di De Sarno arriva proprio a ridosso della settimana della moda femminile di Milano: la sfilata Gucci, programmata per il 25 febbraio, si terrà senza un direttore e sarà gestita solo dall'ufficio creativo. Ma, soprattutto, la separazione avviene pochi giorni prima della presentazione dei conti 2024 della maison, prevista per martedì prossimo.

Le prospettive sono cupe: i numeri del 2024 non sono ancora ufficiali, ma si prevede un tracollo dell’utile operativo del 46%, il livello più basso degli ultimi otto anni, peggiore persino del 2020. Nel terzo trimestre 2024 le vendite del gruppo Kering sono crollate del 16% (3,79 miliardi di euro), mentre Gucci – il suo gioiello di punta – ha segnato un tonfo del 25%, fermandosi a 1,64 miliardi. Già lo scorso ottobre, il Ceo François-Henri Pinault aveva lanciato diversi segnali d’allarme: "Stiamo attuando una trasformazione radicale in un momento critico per il lusso".  E lo è davvero. Il lusso fatica ad ingranare: le catene di approvvigionamento restano fragili, la guerra in Ucraina ha eroso un mercato chiave e la Cina, un tempo locomotiva del settore, ora frena.

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Per quanto riguarda il successore di De Sarno, il comunicato di Kering assicura che "il nuovo direttore artistico sarà annunciato al momento opportuno", ma il totonomi è già partito. Il mercato invocava da tempo una svolta sotto la guida di Stefano Cantino, poco convinto dallo stile minimal-retrò di De Sarno. Ma tra i favoriti spiccano anche Hedi Slimane, ex Céline, e Dario Vitale, attualmente in Miu Miu ma anche in corsa per Versace. Quest’estate si vociferava di contatti con Pierpaolo Piccioli, nel radar anche di Fendi. Per ora, in casa Gucci tutto tace. Cantino e Francesca Bellettini, vice direttore generale di Kering, si limitano ai ringraziamenti di circostanza per la "professionalità e dedizione" di De Sarno. Frasi di rito, mentre il marchio cerca disperatamente una guida capace di riportarlo ai fasti di un tempo.