Economia
Sace, UniCredit e BPPB sosterranno i piani d'internazionalizzazione di Imap
Tredici milioni al gruppo campano che ha in gestione il network dei punti vendita del brand Original Marines. Approvato il piano industriale 2018-2021.
Al giro di boa dei primi trentacinque anni, Original Marines, il brand campano attivo nel settore kid fashion di Imap export spa, che gestisce il network dei punti vendita del marchio, rivolge sempre di più lo sguardo verso l’estero. E’ finalizzato infatti a sostenere i piani di internazionalizzazione di Imap il finanziamento del valore complessivo di 13 milioni di euro che vede Sace al fianco di UniCredit e Banca Popolare di Puglia e Basilicata, con la prima che ha erogato due linee di credito per complessivi 9 milioni di euro, di cui 4 con garanzia Sace al 50%, e la seconda che ha concesso altri 4 milioni di euro sempre garantiti da Sace. Le linee di credito sono finalizzate a sostenere i costi connessi all’espansione di Original Marines sui mercati esteri delineati nel piano di investimenti 2017-2021.
Attiva dal 1983, Imap Export spa, con sede a Nola, è diventata nel corso degli anni una realtà affermata a livello globale nel proprio segmento, contando su un’estesa rete commerciale con circa 700 negozi, tra franchising e punti vendita diretti, in circa quaranta Paesi. “Riorganizzazione, semplificazione ed efficienza - commenta Antonio di Vincenzo, presidente di Imap export- sono i tratti fondamentali del nostro passaggio da family company a management company. Consolidamento del mercato italiano ed espansione all’estero sono i binari lungo i quali si muoverà il piano industriale 2018-2021”.
Questa operazione conferma ancora una volta il supporto di Sace, che insieme a Simest costituisce il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del gruppo Cdp, alle imprese italiane che operano nel settore dell’abbigliamento, uno dei comparti d’eccellenza del Made in Italy. L’export della moda e dell’abbigliamento tricolore ha infatti superato i 20 miliardi di euro nel 2017, pari a circa il 4,5% del totale esportato dalle imprese del Bel Paese, con un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente e con mercati come Repubblica Ceca (+18%), Romania (+4,8%), Russia (+14,7%), Slovenia (+32,7%) e Svizzera (+8%) che, nonostante la crisi, hanno fatto segnare performance superiori alla media.