Saipem, Tenaris e Tim: chi festeggia in Borsa col supereuro

Così per qualche giorno almeno è probabile che l’euro possa ulteriormente guadagnare terreno, sostenendo i bond e dando una mano a limitare i danni sulle borse. Poi le riunioni della Bce prima e della Federal Reserve poi faranno partire nuovamente il conto alla rovescia per l’avvio della “normalizzazione” (che resta, salvo ulteriori debacle di Trump al Congresso, più probabile in America che in Europa, almeno da qui a fine anno). Così anche i trader più prudenti, che da agosto sorvegliano attentamente ogni accenno di correzione per ridurre le posizioni sui listini del vecchio continente, sembrano sempre più simili al sottotenente Drogo, che dalla Fortezza Bastiani scrutava invano l’orizzonte del deserto per cogliere eventuali segnali dell’avvicinamento di un’armata di tartari. L’attesa naturalmente non potrà durare all’infinito, eppure quest’anno il periodo autunnale potrebbe rivelarsi, sia pure per circostanze del tutto eterogenee, molto meno “ostico” di quanto storicamente non accada. O almeno è quello che in cuor loro gli investitori iniziano ad augurarsi.

Luca Spoldi