Salvatore Ligresti è morto. Dal boom della Milano "da bere" agli scandali
Morto l'immobiliarista Salvatore Ligresti: fu protagonista per anni della finanza milanese, coinvolto in scandali e inchieste
E' morto a Milano all'eta' di 86 anni Salvatore Ligresti, imprenditore, uomo d'affari e fondatore del gruppo assicurativo Fonsai che fu tra i protagonisti del boom economico della Milano "da bere" degli anni '80. Malato da tempo, le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi mesi. 'Don Salvatore', come era soprannominato, si e' spento al San Raffaele. Ingegnere, originario di Paterno', in Sicilia, Ligresti si era trasferito a Milano dove tra gli anni '70 e '80 aveva messo su un piccolo impero, dapprima come imprenditore immobiliare in pieno boom dell'edilizia, e poi reinvestendo i guadagni nelle maggiori societa' italiane, da Pirelli a Gemina, da Sai a Mediobanca, anche grazie allo stretto legame con Enrico Cuccia.
Negli ultimi anni non aveva piu' ricoperto ruoli operativi nel gruppo assicurativo, rilevato nel frattempo da Unipol, a causa delle disavventure giudiziarie. Nel 1992 era stato arrestato nell'ambito di Tangentopoli con l'accusa di corruzione per gli appalti per la metropolitana di Milano e delle Ferrovie Nord. Sconto' 4 mesi, ma la condanna definitiva del 1997 gli costo' la rinuncia agli incarichi in Premafin e Fondiaria-Sai. Nuovi guai nel 2012 per l'accusa di aggiotaggio in relazione a due trust esteri titolari del 20% di Premafin, di cui era presidente onorario: nuovamente arrestato nel luglio 2013, subisce poi due condanne in primo grado, a Torino a 6 anni per falso in bilancio, e a Milano a 5 anni per aggiotaggio per il caso Premafin.