Economia
Santanchè, mistero sulla cessione di Visibilia: 2,6 mln di provenienza ignota
L'inchiesta di "Report" entra nel dettaglio, qualcosa non torna
Visibilia, il mistero sulla cessione a una società svizzera
Mentre Daniela Santanchè è impegnata a respingere le pressioni che arrivano dai meloniani che le chiedono di presentare le dimissioni, dopo il rinvio a giudizio per il caso Visibilia, proprio sulla società recentemente ceduta si focalizza l'attenzione della trasmissione di Rai3 "Report". Si infittiscono - riporta Il Fatto Qotidiano - i misteri sulla cessione di Visibilia a Wip Finance, semisconosciuta fiduciaria di Lugano che il 19 dicembre ha firmato il contratto preliminare con il quale ha acquistato da Daniela Santanchè, senatrice di Fratelli d’Italia e ministra del Turismo del governo di Giorgia Meloni, il 75% di Athena Pubblicità (l’ex Visibilia Concessionaria) e a cascata la quota di maggioranza di Visibilia Editore, società quotata e sospesa in Borsa.
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Ma dall’inchiesta di Report emergono nuovi interrogativi sulla società anonima di Lugano che da poco più di un mese è il nuovo azionista di maggioranza di Visibilia. Un comunicato della società quotata afferma - in base a quanto risulta a Report e lo riporta Il Fatto - che, dopo l’aumento di capitale al quale Santanchè ha partecipato sborsando oltre 4,5 milioni per evitare che l’azienda finisse in fallimento, Wip Finance si è impegnata a pagare poco meno di 2,7 milioni per acquistare la quota di controllo della ministra.
Santanchè avrebbe dunque perso nell’operazione quasi 2 milioni. Ma a Report un amministratore di un'altra società anonima ticinese che sarebbe la "cassaforte" in Svizzera, ha dichiarato che l’imprenditore avrebbe versato in Wip solo 100mila franchi svizzeri. Da dove vengono dunque gli altri 2,6 milioni che Wip ha pagato a Santanchè? Su questa operazione restano ancora diversi punti da chiarire.
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