Economia

Stellantis: dal governo per Termoli pronti 369mln, per l'auto fondo da 1mld

Il governo studia un fondo unico per il rifinanziamento dell'eco-bonus e per tutti quegli interventi che favoriscono la riconversione della filiera

Incentivi auto e riconversione,  dal governo un fondo unico per il rifinanziamento dell'eco-bonus 

L'intesa è ancora da perfezionare nel dialogo tra ministeri, ad esempio sul limite di emissione dei modelli da incentivare. Ma l'impianto dell'intervento per l'automotive è pronto: un fondo unico per il rifinanziamento dell'eco-bonus e per interventi che favoriscano la riconversione della filiera, con una durata che potrebbe essere almeno triennale. Per Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, questo schema potrà approdare già domani in consiglio dei ministri.

Il 23/02 l'assemblea nazionale dei quadri e delegati della Fiom del settore automotive

Intanto, tra meno di una settimana, il 23 febbraio, andrà in scena a Torino l'assemblea nazionale "Safety Car" con più di 200 quadri e delegati del settore automotive, nell'ambito della campagna lanciata dalla Fiom per un piano straordinario di investimenti, per l'innovazione, l'ambiente e la garanzia dell'occupazione.

L'incontro sarà coordinato dal segretario generale della Fiom Torino, Edi Lazzi. A seguire ci sarà la relazione introduttiva del segretario nazionale della Fiom e responsabile automotive, Michele De Palma, poi la parola passerà alle delegate e delegati del settore provenienti da tutta Italia e vedrà il contributo del segretario generale della Filctem, Marco Falcinelli. Per concludersi con l'intervento del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. 

Nel pomeriggio si riprende con una tavola rotonda, introdotta dal segretario generale della Cgil Piemonte, Giorgio Airaudo e coordinata dal giornalista del Corriere della Sera, Federico Fubini, che vedrà discutere la segretaria generale della Fiom, Francesca Re David, il presidente di Federmeccanica, Federico Visentin, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. 

Nel frattempo il ministero dell'Economia ha spinto per un intervento complessivo, che tenga conto di domanda e offerta: "Certo. Anche oggi, spiega Giorgetti al Sole 24 Ore, ci siamo confrontati con l'Economia. L'idea è' varare nel consiglio dei ministri di venerdì un Fondo unico per l'automotive che poi sarà declinato dai ministeri sia sotto il profilo degli incentivi sia sull'altro corno del problema industriale che abbiamo di fronte, cioè l'aiuto alla riconversione della nostra catena produttiva".

Per quel che riguarda l'entità del fondo, "stiamo discutendo sulla base di circa 1 miliardo l'anno. Pensiamo che abbia senso solo attivare azioni pluriennali". Il suo ministero intende incentivare anche una parte di modelli diesel e benzina Euro6. Un'ala della maggioranza (M5S) e il ministero della Transizione ecologica non sembrano così d'accordo: "Supportare solo l'elettrico significa fare un favore solo a produttori stranieri. Diciamo che abbiamo sensibilita' diverse, io ho la sensibilita' di chi produce in Italia e non in Asia. Penso che non dobbiamo fermarci all'elettrico anche per favorire l'acquisto di vetture più economiche a favore di classi meno abbienti". 

"Dobbiamo discuterne anche con il ministero della Transizione ecologica, ma la nostra proposta arriva fino a 135 grammi di Co2 per km perchè abbiamo la responsabilità di incentivare anche una quota di produzione nazionale". Bisogna "dare risposte alla sfida che è colma di rischi della transizione dell'auto", tenendo conto "che tutta la nuova frontiera dell'elettrico implica un minore impiego di manodopera". La produzione di auto in Italia nel 2020 "e' scesa a un quarto delle auto prodotte in Spagna". O "riusciamo a tenere e anche a consolidare la produzione nazionale o ci mettiamo in una situazione complicata".

Si deve fare in modo "che la produttività e il costo del lavoro siano concorrenziali con altre potenziali localizzazioni. Siamo convinti che Stellantis, e la gigafactory a Termoli che supporteremo con 369 milioni di risorse pubbliche lo dimostra, debba continuare a essere ingaggiata in Italia, ma non e' cosi' scontato e non e' cosi' obbligato per loro farlo". Nel nuovo Fondo "pensiamo a strumenti di vario tipo, anche per finanziare la nuova formazione del personale che esce da determinate forme di produzione ed entra nel processo produttivo dell'elettrico". 

Auto, Acea: vendite europee in calo del 6% a gennaio, al minimo storico per il mese

Il quadro allarmente arriva diretamente dai dati europei: a gennaio è proseguito il calo delle vendite di auto in Unione Europea, in un mercato penalizzato dalla protratta carenza di semiconduttori. Le vendite in termini di volumi hanno toccato il nuovo minimo storico per il mese di gennaio con 682.596 immatricolazioni, il 6% in meno rispetto a gennaio 2021, già un minimo storico per il mese. Lo rende noto Acea, l'associazione dei costruttori auto europei.

Alcuni mercati centro europei hanno registrato un forte recupero: è il caso di Slovacchia (+72,6%) e Romania (+55,5%), mentre in Polonia le vendite hanno registrato un meno 10,2%. In Europa occidentale invece cali a doppia cifra in Italia (-19,7%) e Francia (-18,6%), mentre la Germania segna una crescita solida (+8,5%) e la Spagna cresce dell'1,0%. Fra le case auto, Volkswagen si conferma leader, con un 25,4% del mercato (era 25,6% un anno fa) e 173.262 auto vendute a gennaio (meno 7,0% su un anno).

Stellantis è al secondo posto, ma la sua quota di mercato cala al 20,5% dal 22,7 di gennaio 2021: la casa ha venduto 139.949 auto il mese scorso, il 15,1% in meno rispetto alle 164.915 di un anno prima. Renault è terza, con una quota del 10,5% (era 10,2% un anno prima) e 71.349 auto vendute (meno 3.5%). Il gruppo auto francese è incalzato da vicino da Hyundai, che sale al 9,7% del mercato dal 7,1% di un anno prima, con un balzo del 28,7% a 66.249 auto vendute. In crescita anche Toyota, più 9,7% sull'anno con 57.155 auto e una quota di mercato che passa all'8,4% a 7,2%.
 

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