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Economia
Stellantis, Urso: "Con il piano incentivi abbiamo rispettato gli impegni presi". Ma i sindacati temono lo scontro con il Governo

Stellantis, avviato il piano di tagli al personale: nel mirino gli Usa. Licenziamenti via mail

Stellantis sta ricomprando azioni per oltre un miliardo di euro per garantire il controllo dei grandi azionisti e, allo stesso tempo, come riporta il sito Torino Cronaca, ha anche avviato un piano di tagli al personale. Anche se Maserati è salva grazie all'intervento di John Elkann, Alfa Romeo rimane a rischio, e i tagli riguarderanno soprattutto le risorse umane.

I licenziamenti avverranno via email, e seguono il "Programma di separazione volontaria 2024" che prevede incentivi per chi si dimette, ma avverte che, se le adesioni volontarie non saranno sufficienti, si procederà con i licenziamenti forzati. Al momento i tagli riguardano soprattutto gli Stati Uniti, dove Stellantis, nonostante i finanziamenti per riaprire fabbriche chiuse, vuole ridurre il numero di dipendenti, inclusi quelli di Jeep e Ram.

Urso, noi rispettato tutti gli impegni presi con Stellantis

"Tavares nel suo incontro qui al Mimit nel luglio 2023 aveva avanzato due richieste: che il governo si battesse per la modifica della normativa sugli euro 7 in Europa e che proponesse un piano incentivi significativo. Abbiamo fatto entrambe le cose e nessuno se lo aspettava. Noi abbiamo rispettato gli impegni". È quanto avrebbe affermato, secondo quanto si apprende, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante il tavolo automotive, in corso al Mimit.

Uilm, preoccupati per lo scontro governo-Stellantis

Da questo incontro usciamo con altri dubbi e con una preoccupazione molto evidente, la preoccupazione che in questi mesi abbiamo percepito è diventata reale: quella di una spaccatura, di uno scontro tra Stellantis e il governo". Lo ha detto Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, uscendo dal tavolo sull'automotive al Mimit. "Abbiamo quindi chiesto che oltre agli incentivi ci sia la possibilità di poter riprendere un confronto con un gruppo industriale che ha in mano il destino di migliaia di lavoratori ed una produzione in Italia che quest'anno ha subito una riduzione rispetto al 2023", ha spiegato il leader sindacale. 

Mimit: in GU Transizione 5.0, oggi apre piattaforma incentivi 

E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo Transizione 5.0, il piano promosso dal Mimit che si pone l'obiettivo di supportare e traghettare il passaggio dei processi produttivi a un modello energetico efficiente, sostenibile e basato su fonti rinnovabili supportando gli investimenti in digitalizzazione, transizione green e formazione del personale.

La piattaforma per la prenotazione degli incentivi sarà attiva dalle ore 12 di oggi sul sito del GSE, ente incaricato della gestione delle agevolazioni e del credito per conto del Mimit. La pagina web, previo accesso attraverso SPID, guiderà le imprese nell’adempiere correttamente agli oneri documentali previsti dal decreto.

Transizione 5.0 sarà uno strumento di nuova politica industriale che coniuga innovazione e formazione: è il primo piano in Europa con incentivi per le due transizioni, green e digitale, insieme con la formazione dei lavoratori”, dichiara il ministro Adolfo Urso. “Il provvedimento - prosegue - darà un impulso significativo agli investimenti delle imprese italiane, rendendole più competitive rispetto ai nuovi scenari globali”.

Il totale delle risorse stanziate ammonta a 12,7 miliardi di euro per il biennio 2024-2025. Di questi, 6,3 miliardi di euro, provenienti dal programma RePower EU, finanzieranno il Piano Transizione 5.0. Altri 6,4 miliardi, già previsti dalla legge di bilancio, saranno a disposizione per il Piano Transizione 4.0.

Mimit: in GU Transizione 5.0, oggi apre piattaforma incentivi

Il piano Transizione 5.0 si caratterizza per l'automatismo della misura: le imprese potranno infatti usufruire del beneficio fiscale automaticamente, senza alcuna istruttoria e valutazione preliminare. La sua trasversalità coinvolge tutti i tipi attività, senza distinzione di dimensione, settore e territorio ed è pertanto cumulabile con altre agevolazioni finanziate con risorse nazionali a eccezione del credito d’imposta Transizione 4.0 e del credito per investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES) e nelle Zone Logistiche Speciali (ZLS).

Sono ammissibili al beneficio 5.0 i progetti di innovazione aventi a oggetto investimenti in beni materiali e immateriali tecnologicamente avanzati (gli stessi riportati nell’allegato A e B del Piano Transizione 4.0) purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici pari ad almeno il 3% dell'unità produttiva o 5% se calcolata sul processo interessato dall'investimento. A queste condizioni è possibile agevolare anche le spese di formazione e gli investimenti in impianti per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all'autoconsumo.

Il bonus è riconosciuto per i nuovi investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025 con possibilità di completare gli oneri documentali entro il 28 febbraio 2026. Il credito d’imposta prevede un’aliquota massima del 45% ed è modulato in 9 aliquote in funzione dell’ammontare degli investimenti e della riduzione dei consumi energetici conseguita. 

LEGGI ANCHE: Transizione 5.0, ok al piano da 13mld: soldi alle imprese per digital e green

Auto: Urso, con Ecobonus centrati obiettivi ma non produzione

"Con il nuovo Ecobonus ci eravamo posti 5 obiettivi prioritari: supportare la transizione energetica, rinnovare il parco Auto circolante troppo obsoleto, supportare soprattutto le persone fisiche, sostenere le fasce le meno abbienti e incrementare i volumi produttivi degli stabilimenti italiani. I primi quattro aspetti sono molto soddisfacenti, non il quinto che riguarda l'aumento della produzione". E' quanto avrebbe detto, secondo quanto si apprende, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso al tavolo automotive in corso al Mimit, durante il quale avrebbe anche reso noti i dati sulle prenotazioni degli incentivi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti a distanza di 2 mesi dall'apertura della piattaforma dedicata, avvenuta il 3 giugno.

In particolare, avrebbe spiegato Urso, "le significative risorse messe a disposizione delle Auto elettriche - quasi 230 milioni - si sono rapidamente esaurite e hanno portato a oltre 25.000 prenotazioni obiettivo raggiunto, per quanto possibile con le risorse messe in campo". Riguardo il rinnovo del parco Auto circolante, il ministro avrebbe sottolineato che "l'83% delle prenotazioni prevede una contestuale rottamazione, di cui il 42% modelli fino a Euro 3, quindi particolarmente inquinanti". Inoltre, avrebbe sottolineato Urso, "il 77% delle risorse prenotate riguarda le persone fisiche (72% nel caso delle Auto elettriche) e un quarto delle risorse prenotate e' relativo a persone con Isee inferiore a 30.000 euro". Nello specifico, in merito alle Auto elettriche, "il 41% delle prenotazioni inserite da persone fisiche interessa persone a basso Isee, per un valore pari al 49% delle risorse disponibili". L'ultimo obiettivo, riguardante l'incremento dei volumi produttivi degli stabilimenti italiani, in particolare della Panda a Pomigliano e della 500 elettrica prodotta a Mirafiori "che ci siamo posti insieme alle aziende, produttore e componentistica, non sembrerebbe essere stato raggiunto". "Per quanto il mercato abbia avuto un impulso positivo dall'introduzione dell'ecobonus, non si e' verificato quell'incremento atteso di produzione in Italia", secondo il ministro. "Al contrario, purtroppo, Stellantis esattamente un mese fa ha annunciato lo stop delle carrozzerie a Mirafiori dal 15 luglio fino al 25 agosto, con il ricorso a nuova cassa integrazione (fino al 4 agosto), cosi' come 5 giornate di Cassa tra agosto e settembre sono state annunciate anche a Pomigliano per carenza di ordinativi". "Il piano", ha proseguito il ministro, "non ha corrisposto all'aumento che noi ci aspettavamo, che avevamo concordato, della produzione in Italia". 

Auto: su incentivi ecobonus faremo piano pluriennale

"E' nostra intenzione realizzare anche una programmazione pluriennale delle risorse" in relazione al piano incentivi. Lo avrebbe detto il ministro Adolfo Urso, secondo quanto si apprende, durante il tavolo sull'automotive in corso al Mimit. "Le riflessioni che stiamo facendo oggi", avrebbe specificato Urso, "dovranno tener conto anche di quello che la nuova Commissione europea intende realizzare quando avra' presentato il suo programma. Questo e' un fattore fondamentale per poter sviluppare una politica industriale pluriennale sull'Auto".






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